Il Paese scandinavo è il 32esimo Stato membro dell’Alleanza Atlantica. Quali sono i vantaggi e svantaggi dell’ingresso della Svezia nella Nato.
La Svezia è entrata ufficialmente nella Nato. Il Paese scandinavo è il 32esimo membro dell’Alleanza Atlantica. Il governo di Stoccolma ha presentato ufficialmente il suo strumento di adesione al Trattato del Nord Atlantico, presso il governo degli Stati Uniti a Washington, il 7 marzo 2024. L’articolo 10 dello Statuto della Nato stabilisce infatti che: “Ogni Stato così invitato può divenire parte del Trattato depositando il proprio strumento di adesione presso il governo degli Stati Uniti d’America. Il governo degli Stati Uniti d’America informerà ciascuna delle parti del deposito di ogni strumento di adesione“.
Per Jens Stoltenberg, Segretario generale della Nato, l’ingresso della Svezia avrà effetti positivi sull’Alleanza. Perché, spiega Stoltenberg, la Svezia ha un sistema industriale di difesa molto avanzato e forze armate ben addestrate. Inoltre, ha spiegato, l’adesione svedese rende la Nato più forte, la Svezia più sicura e l’Alleanza più tutelata. L’investitura ufficiale di Stoccolma come 32 “socio” della Nato ha luogo l’11 marzo presso il quartier generale di Bruxelles.
Al di là delle dichiarazioni di Stoltenberg, condivisibili e in piena osservanza dei riti diplomatici, proviamo a capire quali siano i vantaggi e gli svantaggi dell’ingresso della Svezia nella Nato.
I vantaggi che porta la Svezia nella Nato
La membership svedese fa bene all’Alleanza perché rinsalda una relazione tra Stati membri che è diventata sempre più forte dalla fine della Guerra Fredda. Sebbene il suo ingresso abbia richiesto tempi più lunghi rispetto alla vicina Finlandia, nessun membro ha mai messo in discussione la sua capacità di diventare socio della Nato. La stessa Ungheria, e la Turchia prima, hanno sollevato questioni politiche di altro genere e mai quella della sua capacità di rispettare gli impegni che l’Alleanza richiede.
La Svezia pronta a entrare nella Nato
Secondo il professor Andrew Dorman della Chatam House, sono cinque i vantaggi che la Svezia porta alla Nato.
- L’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia, due Stati storicamente neutrali, ha una valenza politica rilevante. La loro unione all’Alleanza Atlantica manda un messaggio chiaro ai Paesi che ancora dubitano sull’illegalità dell’invasione russa in Ucraina. Entrambi hanno una lunga storia di relazioni con Mosca e, nonostante la loro profonda conoscenza del gigante russo, sono sempre rimasti fieramente neutrali. La loro scelta di abbandonare una neutralità storica dovrebbe far riflettere che questa volta il pericolo esiste davvero.
- La Svezia porta con sé un bagaglio di conoscenza ed esperienza di come contenere il desiderio russo di avere il pieno controllo sui suoi vicini. Un supporto prezioso quello che può dare Stoccolma nel momento in cui la Nato sta sviluppando piani di difesa militare per scoraggiare azioni della Russia verso i paesi dell’Europa orientale ed eventualmente difenderli in caso di attacco.
- Il Paese scandinavo, come già anticipato, ha mantenuto forze militari altamente professionali con una buona dose di tecnologia all’avanguardia, tra cui aerei da caccia Gripen di quarta generazione equipaggiati con missili aria-aria Meteor, carri armati Leopard 2 e sottomarini d’attacco di classe Gotland alimentati da una propulsione indipendente dall’aria sistema.
- La posizione geografica della Svezia la rende strategica per qualsiasi piano di difesa della Nato. La sua collocazione costituisce una via di transito terrestre per rafforzare sia la Norvegia che la Finlandia, consentendo allo stesso tempo alla Nato di controllare il Mar Baltico in un potenziale conflitto con la Russia. Questo consente il rinforzo marittimo agli Stati baltici oltre al vulnerabile confine terrestre tra Polonia e Lituania, che si trova nel raggio d’azione dell’artiglieria dell’area di Kaliningrad controllata dalla Russia e della Bielorussia.
- La base industriale di difesa, avanzata e altamente professionale della Svezia, costituisce una risorsa importante per la Nato nel momento in cui gli altri membri cercano di riarmarsi per scoraggiare qualsiasi ulteriore aggressione russa.
Svantaggi della Svezia nella Nato
Oltre ai benefici che abbiamo appena descritto, l’ingresso della Svezia nella Nato potrebbe portare anche svantaggi.
Il primo di questi è legato al lungo percorso di membership che ha trovato l’opposizione prima della Turchia e poi dell’Ungheria. Ciò potrebbe generare tensioni dentro l’Alleanza nei momenti decisionali. Va tenuto conto che non tutti gli Stati, anche membri della Nato, vedono la Russia come una minaccia alla propria sicurezza. Tra questi ci sono proprio Ankara e Budapest. Anche la Slovacchia, dopo l’elezione del populista Robert Fico, potrebbe associarsi all’asse turco-ungherese.
Il secondo svantaggio è direttamente collegato al punto precedente. Le decisioni all’interno della Nato sono prese all’unanimità. Eventuali tensioni della Svezia con Turchia o Ungheria potrebbero bloccare alcune decisioni. Anche il meccanismo della sicurezza collettiva previsto dall’articolo 5 dello Statuto potrebbe essere quindi in affanno. E nel caso di elezione di Donald Trump il rischio di bloccare la sicurezza collettiva sarebbe molto alto.
Infine, il rapido accesso di Svezia e Finlandia contrasta con la potenziale adesione di Ucraina e Georgia, che invece devono seguire iter molto più lunghi. Entrambi i Paesi potrebbero perdere la fiducia di avere una protezione dell’Alleanza Atlantica e una vana speranza di entrare nella Nato.