La Russia invia la fregata Ammiraglio Gorshkov dotata di missili ipersonici nell’Atlantico passando dal Mediterraneo. Perché Putin sposta la nave in questo momento?
La Russia annuncia l’invio della fregata “Ammiraglio Gorshkov” nell’Oceano Atlantico e in quello Indiano, transitando dal Mediterraneo. Vladimir Putin sposta la nave con missili ipersonici in un momento delicato della guerra in Ucraina. Perché il leader russo fa questa scelta?
Cosa sono i missili ipersonici
I missili da crociera ipersonici sono ordigni di guerra in grado di superare di cinque volte il muro del suono. Viaggiano a 9500 km orari.
L’esercito russo è l’unico al mondo a essere dotato del “Zircon”, ultima generazione di questi missili che hanno una gittata di 1000 km e possono essere lanciati via mare o terra.
Il loro punto di forza è di aggirare i sistemi di difesa antiaerea, che difficilmente riescono a intercettarli. E’ questo il vero valore, secondo gli esperti, e non tanto la velocità che è simile a quella di altri missili balistici tradizionali.
Perché Putin sposta la nave con missili ipersonici?
Possiamo fare due ipotesi.
- In forte difficoltà per le pesanti perdite di uomini e mezzi in Ucraina, Putin vuole mostrare i muscoli al mondo e manda il messaggio che fa sul serio. Lo spostamento della Gorshkov nel Mediterraneo e negli oceani Atlantico e Pacifico è una chiara provocazione. Il Cremlino manda anche un messaggio ai russi e ai suoi alleati, dicendo che la Russia ha la forza e il coraggio di andare nel cortile di casa degli avversari. In questo modo distoglie l’attenzione dalle ultime gravi sconfitte, come la strage di capodanno nella base militare russa messa a segno dagli ucraini.
- La mossa di Putin potrebbe servire per aprire una trattativa diplomatica. La diplomazia russa potrebbe far intendere agli Stati Uniti che se proponessero un dialogo con Mosca, Putin accetterebbe volentieri. Al leader del Cremlino interessa mostrare soprattutto ai russi e agli alleati che la prova di forza ha convinto Usa e paesi occidentali a riprendere il dialogo. Sarebbe per il dittatore russo una perfetta via d’uscita.
