Perché il ministero degli esteri russo ha dichiarato che il sostegno ad Assad “non è cruciale”? Il Cremlino ammorbidisce la sua posizione sul presidente siriano. Lo aveva già fatto l’Iran al tavolo di Vienna.

Russia verso l’abbandono del sostegno al presidente siriano Bashar al-Assad. Per il ministero degli esteri russo “non è cruciale” che il presidente della Siria rimanga al potere. La decisione spetta al popolo siriano. La dichiarazione arriva da Maria Zakharova, portavoce del ministro degli esteri russo, durante un’intervista alla stazione radiofonica Ekho Moskvy. In particolare, alla domanda se il sostegno ad Assad sia una questione di principio per il Cremlino, la Zakharova ha risposto: “Assolutamente no, non abbiamo mai detto questo”.
La Russia si sta allontanando da Assad? Probabile. L’ammorbidimento del Cremlino ha un filo diretto con il percorso di pace avviato a Vienna la scorsa settimana. La posizione espressa dagli Usa è stata chiara fin dall’inizio: Assad deve lasciare il potere senza se e senza ma. Per la Casa Bianca è la conditio sine qua non per proseguire il negoziato. La posizione di Washington è stata condivisa e sostenuta a Vienna da Arabia Saudita e Turchia. L’Iran, invece, ha dichiarato di interrompere la sua partecipazione al percorso di pace se il negoziato si rivelasse “improduttivo”. La Russia quindi potrebbe aver deciso di allentare la morsa su Assad per evitare uno stallo diplomatico e proseguire il percorso di pace. Inoltre, Mosca punta a tenere seduto al tavolo l’Iran, che vuole sviluppi produttivi del negoziato. Infine, il Cremlino sa bene che Teheran ha espresso a Vienna una posizione più morbida verso Assad. Il viceministro degli esteri iraniano aveva dichiarato che l’Iran: “non insisterà a tenere Assad al potere per sempre”. Così ha proposto un periodo di transizione politica di sei mesi con Assad per poi indire libere elezioni. E la Russia ha bisogno dell’Iran in tutta la regione.
Leggi il servizio dell’agenzia Reuters
forse Assad ha tirato un po’ troppo la corda….forse ha capito che la Siria non é lui e che magari potrebbe finire i suoi giorni in qualche paradiso invece che attaccato a una corda come Saddam o assassinato da non si sa chi come Geddafi. Alle volte anche i dittatori ragionano
Ragionano o li fanno ragionare…
[…] a familiari o esponenti del suo regime. L’uscita di scena di Assad confermerebbe le notizie circolate nei giorni scorsi sull’allontanamento della Russia dal presidente […]