Quello in Gabon è l’ottavo colpo di Stato nell’Africa centro-occidentale. Cronaca di un golpe annunciato.
Quello in Gabon è un golpe annunciato. Il presidente uscente, Ali Bongo Ondimba, si è candidato per il terzo mandato presidenziale. Nella notte del 30 agosto la Commissione Elettorale comunica i risultati delle elezioni presidenziali e parlamentari del 26 agosto: Bongo ottiene il 64,27% dei voti; lo sfidante, Albert Ondo Ossa, si ferma al 30,77%.
Il percorso elettorale è stato duro e complesso, all’insegna delle accuse reciproche. Il candidato dell’opposizione ha definito il voto una frode orchestrata da Bongo. Le accuse di Ondo Ossa si riferiscono all’imposizione del coprifuoco e alla sospensione della connessione internet poco prima della chiusura dei seggi. Le autorità del Gabon hanno spiegato di avere preso la decisione per preservare la stabilità e evitare le fake news.
Il golpe in Gabon secondo i golpisti
I militari hanno condotto il colpo di Stato dopo la comunicazione dei risultati elettorali. I golpisti hanno annunciato sull’emittente Gabon24 di avere preso il potere e deposto il presidente Bongo Ondimba. Il leader dei militari, il generale Brice Oligui Nguema, capo delle guardie presidenziali, ha spiegato che Bongo non poteva candidarsi per il terzo mandato e aveva violato la Costituzione. Così l’esercito ha deciso di intervenire assumendosi la responsabilità di un colpo di Stato. I golpisti hanno annullato i risultati elettorali, chiuso i confini e sciolto le istituzioni statali.
Ali Bongo si trova agli arresti domiciliari. Da qui ha fatto un appello ai cittadini alla mobilitazione e a “fare rumore”. Ma nella capitale Libreville ci sono state solo manifestazioni pro-golpe.
Stato famigliare
La famiglia Bongo governa in Gabon dal 1967. Il padre di Ali, Omar Bongo, è stato in carica per 42 anni. Il figlio ha sostituito il padre alla presidenza nel 2009. Nel 2019 i militari hanno tentato un colpo di Stato in Gabon. Cinque militari della Guardia d’Onore erano entrati negli studi della radio televisione gabonese. Qui avevano letto in diretta un comunicato con cui dichiaravano l’incapacità del presidente Ali Bongo a proseguire nel suo incarico.
Il golpe segna la fine della dinastia Bongo. Il Gabon è ricco di petrolio e cacao. La sua popolazione, 2,4 milioni di abitanti, non ha benefici dai proventi delle risorse naturali. Un terzo di gabonesi vive in condizioni di estrema povertà.
Quello in Gabon è l’ottavo colpo di Stato in tre anni nell’Africa centrale e occidentale. Dal 2020, i militari hanno effettuato golpe in Niger, Mali, Burkina Faso, Guinea, Ciad. In due Stati, Burkina Faso e Mali, ci sono stati addirittura due colpi di Stato. Quello in Gabon è stato quindi un golpe annunciato e prevedibile. Chi sarà il prossimo Stato a cadere nelle mani dei militari?