Le forze ucraine sfondano le linee russe nella regione di Kharkiv

I russi abbandonano 100 km di territorio. Per il presidente Zelensky, l’esercito di Kiev ha riconquistato duemila km quadrati. La mappa della riconquista ucraina.

Per i russi non è una ritirata ma solo un momento in cui stanno riorganizzando l’esercito. I vertici militari di Vladimir Putin hanno spiegato così la débacle temporanea nella regione di Kharkiv, Ucraina nord-orientale, in quella che è stata una settimana al vetriolo per l’esercito dell’autocrate di Mosca.


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Le forze ucraine hanno sfondato le linee difensive penetrando nel territorio occupato dai russi per 100 chilometri, arrivando vicino al fiume Oskij. Un avanzata strategicamente importante perché l’Oskij è a una distanza di circa 100 km dalla città di Luhansk, capoluogo dell’omonima repubblica del Donbass che si è autoproclamata indipendente. Non solo. I militari ucraini sono molto vicini a Lisichansk, a pochi chilometri da Luhansk. Lo stato maggiore di Kiev ha quindi spostato molto più a est il nuovo fronte orientale.

La mappa della controffensiva ucraina nella regione di Kharkiv
(Fonte: Rivista Italiana di Difesa)

L’offensiva ucraina è partita da Andrivka, a sud-ovest di Kharkiv, con un contingente di 9000 uomini che avanzando verso est ha attaccato i russi lungo l’asse sud-orientale dove erano meno muniti e organizzati. Un lavoro militare ai fianchi dell’avversario che ha permesso di liberare la città di Balaklija, circa 27mila abitanti e vicina al fume Oskij, oltre a una ventina di piccoli paesi. Da qui le forze ucraine si sono dirette a nord verso la città di Kupjansk, 47mila abitanti sul fiume Oskij, e alla diga di Sen’kove, tagliando così i rifornimenti della guarnigione russa stanziata a Izjum. Debole la reazione del comando russo che, colto di sorpresa, ha provato a reagire con artiglieria pesante e aviazione ma, dopo 24 ore, ha dovuto ritirarsi anche da Izjum.

Per la strategia di guerra di Kiev è un grande risultato. Perché il controllo dei due centri liberati, Kupiansk e Izjum, era fondamentale per Mosca: per cinque mesi sono stati gli scali logistici per il transito sicuro di tutti i militari e di tutti i rifornimenti russi nell’Est. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che l’esercito di Kiev ha liberato finora oltre duemila chilometri quadrati di territorio occupato dai russi.

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