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Cosa sappiamo del colloquio tra Blinken e Lavrov sull’Ucraina

Cosa sappiamo del colloquio tra Blinken e Lavrov sull'Ucraina

Apertura al dialogo ma anche minaccia di uso della forza. Sull’Ucraina, Blinken e Lavrov provano a gettare acqua sul fuoco della crisi ucraina.

Stati Uniti e Russia dialogano a Stoccolma in occasione del vertice dell’Osce, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Nella capitale svedese il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov si sono incontrati per parlare di Ucraina. Il colloquio arriva il giorno dopo l’avvertimento lanciato da Blinken sulle “mosse aggressive” della Russia verso l’Ucraina.
Il Dipartimento di Stato Usa ha comunicato che Blinken e Lavrov hanno discusso dell’aggressività russa verso Kiev e della mobilitazione militare al confine tra Russia e Ucraina. Il capo della diplomazia di Washington ha chiesto alla sua controparte russa di ritirare i militari e cessare l’atteggiamento aggressivo, rispettando gli accordi di Minsk e il cessate il fuoco nel Donbass. Gli Stati Uniti, ha annunciato Blinken, sono pronti a sostenere un percorso diplomatico e pacifico di soluzione della crisi. Tuttavia – ha specificato Blinken- se Mosca cerca di provocare l’escalation militare, Washington e i suoi alleati sono pronti a sostenere costi significativi. Se la Russia avesse invaso l’Ucraina, ci sarebbero state “serie conseguenze” ha aggiunto Blinken.
Lavrov ha risposto dicendo che Mosca è pronta al dialogo con Kiev e, citando Vladimir Putin, ha detto che la Russia non vuole alcun conflitto. Il presidente russo era intervenuto al Cremlino davanti a funzionari russi e ambasciatori stranieri e aveva spiegato che Mosca sta cercando garanzie di sicurezza a lungo termine da parte dell’Occidente. Putin, così come Lavrov, lancia sul piatto due questioni: dispiegamento militare della NATO e degli USA vicino ai confini della Federazione; limitazione dell’espansione dell’Alleanza Atlantica verso Est.

I 13 punti dell’accordo di Minsk

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