Nella notte di sabato 26 marzo, una stazione di polizia di Bogotà ha subito un attentato. L’esplosione ha ucciso due bambine. La rivendicazione è del Fronte 33, un gruppo dissidente delle Farc colombiane (Forze armate rivoluzionarie colombiane). L’attacco, l’ultimo di una serie messa in atto nella capitale colombiana, è stato spiegato dai combattenti come un modo per celebrare l’anniversario della morte di Manuel Marulanda Velez. E’ il fondatore ed ex-capo delle Farc ucciso in un attacco nel 2008. La presenza di un gruppo legato alle Farc, pur dissidente dalle loro posizioni, significa che la guerriglia può riprendere da un momento all’altro. Soprattutto, dopo il fallimento dei colloqui di pace nel 2019.
Pace Colombia vince il no al referendum