L’Europa va in treno da Zelensky. Ultimo miglio per l’adesione ucraina. Nello stesso giorno Putin bombarda la stazione di Kramatorsk nel Donbass. Un messaggio mandato all’Ue?
Ursula von der Leyen ha visitato l’Ucraina. La presidente della Commissione Europea è andata in treno fino a Kiev. Accompagnata da Josep Borrel, alto rappresentante Ue della politica estera, ha visitato anche Bucha, simbolo dei crimini di guerra commessi dai russi.
A Kiev la delegazione Ue ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel corso della conferenza stampa, von der Leyen ha spiegato che l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea sarà un percorso breve. Il Paese appartiene alla famiglia europea, ha detto der Leyen. Davanti alla stampa ha consegnato a Zelensky la busta contenente il questionario di adesione all’Ue. Un gesto simbolico ma di grande significato politico: l’Europa è andata a Kiev per invitare ufficialmente l’Ucraina a entrare nell’Ue. Un messaggio rivolto anche a Vladimir Putin: i Paesi europei sono uniti e ben saldi sulla questione ucraina. Va ricordato, ad onore della cronaca, che il leader russo non è contrario all’ingresso del Paese nel club europeo. A Putin deve aver dato invece più fastidio la visita della delegazione a Bucha. Von der Leyen e Borrel hanno visto le fosse comuni e, in un punto stampa organizzato al momento, hanno parlato di umanità giustiziata.
Infine una considerazione: i due alti funzionari europei sono arrivati in treno. E proprio su una stazione, a Kramatorsk nel Donbass, i russi hanno firmato l’ultima strage uccidendo 50 persone. Ce n’erano mille all’interno. Sembra quasi un messaggio tenebroso mandato da Putin.