Kiev chiede un intervento più deciso dell’Occidente mentre Mosca registra guadagni territoriali significativi, secondo Bloomberg. Armi turche contro forze russe: un conflitto sempre più complesso.
La situazione in Ucraina si fa sempre più critica. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia un appello all’Occidente per un intervento più deciso, le forze russe sembrano aver acquisito un nuovo slancio offensivo.
Secondo un recente articolo di Bloomberg, l’esercito russo avrebbe conquistato nelle ultime settimane porzioni di territorio ucraino più vaste di quanto sia riuscito a fare durante tutto l’anno. Questa avanzata, se confermata, rappresenterebbe una svolta significativa nel conflitto e porrebbe l’Ucraina di fronte a nuove sfide.
L’allarme di Zelensky
Di fronte a questa nuova offensiva, Zelensky ha nuovamente alzato il livello di guardia, denunciando l’intervento di mercenari nordcoreani al fianco delle forze russe e definendo la situazione una “guerra di due stati contro uno”. Il presidente ucraino ha sottolineato la necessità di un intervento più deciso da parte dei suoi alleati occidentali per contrastare questa minaccia sempre più complessa.
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L’intelligence estone ha lanciato un avvertimento preoccupante: i mercenari nordcoreani potrebbero subire perdite significativamente maggiori rispetto alle truppe russe. L’addestramento dei soldati nordcoreani è incentrato su combattimenti in terreni montagnosi, molto diversi dalle pianure e dalle condizioni climatiche dell’Ucraina. Questa discrepanza tra l’addestramento e il teatro operativo potrebbe esporre i mercenari nordcoreani a rischi maggiori, rendendoli più vulnerabili agli attacchi delle forze ucraine.
La risposta degli Stati Uniti
A pochi giorni dalle elezioni negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina del valore di 425 milioni di dollari. Questo sostegno, sebbene importante, non sembra sufficiente a frenare l’avanzata russa. Zelensky ha infatti sottolineato come l’Ucraina abbia bisogno di armi più sofisticate e di un impegno più concreto da parte dei suoi alleati per poter ribaltare le sorti del conflitto.
Sul fronte di guerra, la situazione rimane estremamente tesa. Un drone russo ha colpito la città di Sumy, causando la morte di cinque civili. Nel frattempo, un missile balistico russo ha devastato una parte di Kharkiv, distruggendo decine di abitazioni e colpendo una stazione di polizia, provocando un morto e decine di feriti. Questi attacchi dimostrano che la guerra è più cruenta e l’impatto devastante che ha sulla popolazione civile.
Intanto, la cooperazione tecnico-militare tra Turchia e Ucraina continua a irritare la Russia. L’invio di droni turchi Bayraktar TB2 all’Ucraina ha notevolmente rafforzato le capacità militari di Kiev, consentendole di infliggere significative perdite alle forze russe. Mosca ha ripetutamente protestato contro queste forniture, accusando Ankara di alimentare il conflitto.