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Trump e Pompeo confusi sul cyberattacco al governo Usa

La strana coppia Trump Pompeo divisa sul cyberattacco

Lo scorso 14 dicembre diverse agenzie e ministeri Usa hanno subito un cyber-attacco da parte di pirati informatici, probabilmente russi. A essere sotto tiro sono stati in particolare il dipartimento del commercio e quello del tesoro. Dopo una settimana di indagini e inchieste condotte da agenti degli Stati Uniti, l’Amministrazione Usa ha fatto due comunicazioni diverse. Donald Trump dichiara alla stampa che dietro il cyberattacco c’è la Cina. Gli hacker sono quindi cinesi e non russi come riportato da molti media americani tra cui l’autorevole Washington Post. Quasi allo stesso tempo però Mike Pompeo, segretario di Stato Usa, conferma che i pirati informatici sono russi. Le due più alte cariche degli Stati Uniti d’America rilasciano due dichiarazioni diverse individuando due colpevoli diversi. Errore di comunicazione? Oppure a Washington non si parlano molto tra loro gli uomini dell’Amministrazione Trump ormai agli ultimi sgoccioli del mandato? Lasciando alle valutazioni di ciascuno quali giudizi trarne, il fatto è che puntando il dito contro potenze come Cina e Russia si destabilizza ulteriormente un quadro internazionale già precario. Se a farlo sono poi la più grande potenza economica e militare, la situazione si fa più pericolosa. A mitigare gli effetti di questa politica internazionale che spara sul mucchio, c’è l’avvicendamento di potere tra Trump e Joe Biden a gennaio. I leader mondiali attendono di vedere la conduzione della politica estera da parte del presidente neo-eletto. E possono permettersi di dare meno importanza al presidente uscente e al suo entourage.

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