Sud Sudan, accordo per governo di unità nazionale con i ribelli

Il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e il capo dei ribelli, Riek Macha, hanno annunciato un’intesa per un governo di unità nazionale.

Il Sud Sudan potrebbe essere vicino alla fine di una guerra civile che continua da sei anni. Il presidente dello Stato più giovane del mondo, Salva Kiir, e il capo dei ribelli, Riek Machar, hanno annunciato oggi di avere trovato un’intesa per la formazione di un governo transitorio di unità nazionale. C’è anche una data di nascita: il 22 febbraio. Le due parti stanno ancora affrontando alcune questioni ma sono ottimiste sul fatto che tutto si risolva.

Il capo dei ribelli Machar sarà nominato vicepresidente del Sud Sudan, carica che deteneva prima dello scoppio del conflitto, nel dicembre 2013. Il presidente Kiir ha annunciato la decisione di ridurre da 32 a 10 il numero di stati del Sud Sudan, richiesta sostenuta da tempo dagli ex gruppi armati ribelli guidati da Machar per giungere ad un accordo, ma al contempo la creazione di tre nuove aree amministrative (Abyei, Ruweng e Greater Pibor), che Machar aveva contestato.

La formazione del governo di unità nazionale era prevista nell’accordo di pace, firmato nel settembre 2018 ad Addis Abeba. La scorsa settimana la Comunità di Sant’Egidio ha ospitato il primo round negoziale a seguito degli accordi per il cessate il fuoco in Sud Sudan, firmati a Roma lo scorso 12 gennaio. Alle trattative, riferisce Sant’Egidio in una nota, hanno partecipato una cinquantina di delegati in rappresentanza del governo del paese africano, di tutte le forze politiche dell’opposizione (Ssoma, Splm-Io, Ndm, Opp, Fds) e di alcuni osservatori internazionali, tra cui l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad), le Nazioni Unite e l’Unione europea.

Il primo accordo di pace- 2015

 

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