Gli Stati Uniti dicono che una collaborazione con i talebani è possibile. Londra ritiene di mantenere i contatti senza però riconoscere il governo. Scontri nel Panshir tra talebani e milizie di Massud.
Gli Stati Uniti e i talebani potrebbero collaborare per combattere l’Isis e altre frange terroristiche in Afghanistan. Il braccio armato dello Stato Islamico (Isis-K) è operativo da anni nel Paese e ha firmato diversi attentati sanguinari. L’ultimo quello all’aeroporto di Kabul di giovedì 26 agosto nel quale hanno perso la vita 90 persone. Tra queste anche 13 militari americani. L’annuncio di una possibile cooperazione è stato fatto dal generale Usa Mark Milley. Gli Stati Uniti e il nuovo califfato talebano condividono un nemico comune, l’Isis, ed è la conditio sine qua non per una possibile intesa tra Washington e Kabul.
Cosa succede in Afghanistan
Londra mantiene una posizione più accomodante. Il ministro degli esteri britannico Dominic Raab ha dichiarato che è il tempo di mantenere i contatti con il califfato dei talebani. Nel corso di una conferenza stampa a Doha insieme al ministro degli esteri del Qatar, Raab ha anche aggiunto che il governo britannico non ha intenzione di riconoscere il futuro governo di Kabul.
Intanto, nella valle del Panshir (nord-est afgano) si combatte tra talebani e milizie del comandante Ahmed Massoud, figlio dello storico generale Massud, il Leone del Panshir, e a capo della resistenza al califfato. Uomini delle ex-forze speciali afgane e dell’esercito governativo si sono unite a Massud nei combattimenti.
Dall’est all’ovest. Decine di persone sono scese in piazza a Herat per chiedere al futuro governo il diritto di lavorare e reclamare la partecipazione delle donne nel nuovo governo talebano.