Le autorità Usa indagano sul furto di progetti tecnologici a aziende telefoniche americane. Stati Uniti contro Huawei.
Stati Uniti contro Huawei, il gigante cinese delle telecomunicazioni. I sospetti americani verso il colosso cinese aumentano. Tutti i media Usa riportano le indagini che il Dipartimento della Giustizia sta conducendo su Huawei a Seattle. L’inchiesta riguarda il possibile furto di proprietà intellettuale ai danni di alcune aziende di telefonia statunitensi. La notizia aggrava la posizione della multinazionale cinese dal momento che i sospetti su spionaggio e furti di idee tecnologiche sono diffusi anche nei paesi europei e asiatici. Inoltre, la direttrice finanziaria Meng Wanzhou è stata accusata in Canada di frode e violazione delle sanzioni con l’Iran. Sotto la lente degli investigatori, secondo quanto scrive il Wall Street Journal, c’è una causa civile del 2014 tra Huawei e T-Mobile, società americana di servizi telefonici. Quest’ultima accusava l’azienda cinese di averle sottratto segreti tecnologici sulla qualità della telefonia mobile. Il Wsj riporta che l’indagine è a buon punto e presto scatteranno le accuse contro il gruppo asiatico. Intanto, un portavoce della società cinese ha spiegato che la controversia con T-Mobile si è conclusa nel 2017 con una sentenza di un giudice americano. Nel provvedimento si scriveva che non si rilevavano danni, arricchimenti ingiusti né una mala condotta da parte della multinazionale. Anche il comportamento politico di Donald Trump conferma la linea degli Stati Uniti contro Huawei. Il presidente Usa ha sempre accusato Pechino di mettere in atto trasferimenti forzati di tecnologia e furti di proprietà intellettuale. Un’accusa ripetuta soprattutto nel mezzo della guerra commerciale Usa-Cina. I sospetti americani si sono rivolti in questo ambito anche all’altro gruppo cinese di telecomunicazione: ZTE corporation. Lo spionaggio statunitense ritiene che la tecnologia di Huawei o ZTE siano i cavalli di Troia per inserirsi nei segreti delle telecomunicazioni occidentali e riprodurli in Cina.
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