
L’alta tensione tra Stati Uniti e Cina nasce su tre questioni geopolitiche fondamentali. La partita si gioca tutta nel Pacifico.
Washington e Pechino si osservano e studiano a distanza, ogni tanto si annusano per cogliere da vicino eventuali segnali di crisi, a volte si provocano forse per toccare con mano la tenuta di nervi dell’avversario.
Quali sono i punti principali al centro della crisi diplomatica tra Stati Uniti e Cina? Ne abbiamo individuati tre, che proviamo a sintetizzare di seguito:
- Penisola coreana. L’attenzione sulla Corea del Nord e i test atomici del leader nordcoreano Kim Jong Un hanno fatto breccia nei rapporti sino-statunitensi. Se in una prima fase sembrava intravedersi una collaborazione Washington-Pechino contro lo spericolato leader di Pyongyang, ora si assiste a un allontanamento. A alimentare la tensione tra i due Paesi è stata la decisione americana di installare un sistema difensivo antimissili in Corea del Sud. Il sito individuato è pericolosamente vicino alla Corea del Nord. Pechino sostiene che la scelta di Stati Uniti e Corea del Sud incoraggi di più Kim Jong Un nei suoi test militari e atomici e porti instabilità nell’intera regione. Secondo la Cina, la scelta degli Stati Uniti è da irresponsabili.
- Mar Cinese Meridionale. Qui si gioca forse la partita più grossa. La Cina sta cercando di “colonizzare” militarmente alcuni isolotti e scogli nel mezzo del Mar Cinese Meridionale e rivendica la sovranità sia su queste terre sia di conseguenza sulle acque circostanti. Le ambizioni cinesi hanno creato una instabilità regionale tra i Paesi costieri, Vietnam, Malesia, Filippine. Questi contestano alla Cina il diritto di considerare sotto la sua sovranità il Mar Cinese Meridionale. Di recente sulla questione si è espressa la Corte Internazionale di Giustizia, che ha respinto le pretese cinesi di sovranità ritenute illegittime sotto il profilo del diritto internazionale. Gli Stati Uniti hanno preso le difese dei Paesi costieri. Soprattutto del Vietnam. Per Washington è importante contenere l’espansionismo cinese e mantenere lo status quo impedendo il controllo della Cina sulle acque marittime. Se così fosse, Pechino controllerebbe la via commerciale tra Asia e Pacifico con danni economici alla stessa economia americana.
- Cina Russia. Gli Stati Uniti sono preoccupati dell’eventuale potenziamento tra Cina e Russia. I segnali ci sono già tutti. La Russia, in crisi economica per le sanzioni imposte dopo l’aggressione alla Crimea e la questione ucraina, si è spostata a est. Ha creato un’alleanza con parte i suoi ex satelliti del Caucaso e delle ex-repubbliche “asiatiche” sovietiche. per aprirsi varchi di mercato e possibili alleanze militari, Putin strizza l’occhio a Pechino. E manda segnali di collaborazione. Come con le esercitazioni insieme ai cinesi nel Mar Cinese Meridionale. Washington vede rischi di nuovi assetti geopolitici che rovesciano quelli esistenti. Con la conseguenza di nuovi equilibri e perdita di egemonia.