Sequestro di esplosivi diretti in Libia

La nave da carico Andromeda, battente bandiera della Tanzania, è stata fermata al largo dell’isola di Creta dalla Guardia Costiera greca perché sospetta ed infatti a bordo sono stati trovati vari tipi di esplosivi in grande quantità.

La nave era partita dalla Turchia e stava andando in Libia, nel porto della città di Misurata, e quasi sicuramente gli esplosivi servivano alle organizzazioni terroristiche attive nella zona per compiere attentati non solo in Medio Oriente ma anche in Europa e in generale in Occidente.

È noto che in Libia, e in particolare nella zona di Misurata sono attive parecchie cellule del sedicente Stato islamico e di altre organizzazioni terroristiche che usano ingenti quantità di esplosivo per preparare bombe ed altri ordigni artigianali in grado di mietere molte vittime e fare molti danni.

Le autorità greche hanno arrestato gli 8 membri dell’equipaggio, cinque indiani, due ucraini ed un albanese, e li hanno portati al commissariato di polizia più vicino dove sono stati interrogati a lungo; hanno rivelato che il proprietario dell’imbarcazione avrebbe ordinato loro di cambiare la rotta prevista in origine e dirigersi verso il porto libico.

Il capitano stesso della nave ha ribadito quanto detto dai suoi uomini, la rotta iniziale avrebbe dovuto portare il cargo a Gibuti e invece la società armatrice all’ultimo momento ha deciso di optare per Misurata.

A bordo dell’imbarcazione c’erano ben ventinove contenitori di nitrato di ammonio, l’esplosivo più usato ai terroristi, parecchi detonatori e undici serbatoi vuoti di gas naturale, un vero e proprio arsenale molto pericoloso soprattutto se usato dalle mani sbagliate.

La nave, hanno detto i responsabili della Guardia Costiera greca, era una vera e propria bomba ad orologeria e se fosse successo un qualsiasi incidente a bordo, anche minimo, avrebbe potuto trasformarsi in una trappola mortale per l’equipaggio e anche per eventuali imbarcazioni vicine.

Valeria Fraquelli

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