Rinascita dello Stato Islamico. Pompeo dice sì, Trump dice no

Notiziario Estero- Il capo della diplomazia Usa parla di rinascita dello Stato Islamico. Per Trump l’Isis è sconfitto al 100 per cento.

Il segretario di Stato Usa ha parlato di una rinascita dello Stato Islamico. In un’intervista al programma “This Morning” della Cbs, Mike Pompeo ha spiegato che “oggi l’Isis è in alcune zone più forte rispetto a tre anni fa”. Pur specificando che le capacità organizzative del califfato sono molto scarse, il capo della diplomazia degli Stati Uniti ha comunque rassicurato che i miliziani non hanno più un controllo saldo del territorio. Il che limita molto la loro capacità di eseguire attacchi. Nell’intervista, Pompeo si è soffermato sull’attentato, durante un matrimonio a Kabul, il 17 agosto scorso rivendicato dall’Isis. I morti sono stati 63 e i feriti 182. In Afghanistan sono in corso i colloqui tra talebani, governo e Stati Uniti per definire la road map di pace. E lo Stato Islamico sta provando a ripartire da qui, sostituendo i talebani nella strategia di creare un’instabilità continua nel Paese. Se il capo della diplomazia Usa ammette una rinascita dell’Isis, non la pensa così il presidente Donald Trump. Lo scorso febbraio “The Donald” aveva dichiarato al mondo che lo “Stato Islamico è sconfitto al 100 per cento in Siria”. Intanto, proprio in Siria le forze democratiche siriane (Sfd) insieme a quelle americane hanno lanciato un’operazione per stanare i miliziani dell’Isis dalla zona di Deir ez Zor. Sono 11 finora i jihadisti arrestati con l’accusa di essere membri dello Stato Islamico. Sono stati fermati nelle cittadine di Sabha e Mueleh. Quais allo stesso tempo, le forze armate egiziane hanno ucciso 11 sospetti jihadisti in uno scontro a fuoco nel Sinai del nord. Per il ministro degli interni egiziano la base nel Sinai serviva per lanciare operazioni ostili. Nel covo sono stati ritrovati esplosivi e armi. La Turchia, a sua volta, ha dichiarato che rinuncia all’invio di osservatori militari nel nord est siriano- Una prospettiva che poteva rialzare la tensione e aumentare l’instabilità in una zona dove sono ancora operativi i miliziani dell’Isis.

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