Storia e discografia di un grande protagonista della rock on the road americana.
Songwriter, chitarrista, giramondo come i musicisti di una volta, Steve Earle (all’anagrafe Stephen Fain Earle) è stato tra i pionieri di quel movimento musicale che ha mescolato il rock con il country negli anni ’80 del secolo scorso.
Originario di Fort Monroe in Virginia, dove è nato nel 1955, Steve ha trascorso la sua infanzia con lo zio a Houston in Texas. E’ qui che a 11 anni ha comprato la sua prima chitarra e ha imparato a suonare nel giro di due anni.
Terminata la scuola superiore, Steve si trasferisce a Nashville, Tennessee, dove conosce due suoi idoli musicali che hanno influenzato la sua produzione musicale: Guy Clark e Towns van Zandt. Entrambi considerati “fuorilegge” della musica country per essere al di fuori degli schemi tradizionali. Proprio come lui. Una leggenda narra che Steve Earle non era gradito dagli spettatori dei locali country per i suoi capelli lunghi e la protesta contro la guerra del Vietnam. Siamo negli anni ’70, e il mondo era un’altra cosa. Così come lo era la country music, conservatrice e tradizionale.
Debutta con l’album “The Guitar Town”, 1986, ed è un successo musicale apprezzato dalla critica. Mentre scrivo sto proprio ascoltando questo splendido disco, forse il migliore di Steve. Brani come la title track, Someday, Fearless Heart sono straordinari e riascoltandoli dopo anni mi sembrano ancora più perfetti. Il timbro inconfondibile di Guitar Town, che unisce rock, country e grandi atmosfere di spazi americani, è il primo di 20 album dell’artista. Un degno rappresentante del movimento culturale americana.
Tra queste produzioni musicali, quello di maggior successo è stato Copperhead Road, un capolavoro per la critica anche personalmente preferisco Guitar Town e Train A- comin’. Meglio da solo che con i The Dukes, il gruppo da lui fondato e con i quali esce a agosto 2022 il nuovo album: Jerry Jeff. Un omaggio al grande Jerry Jeff Walker proprio come nel 2009 ha fatto con Towns dedicato a van Zandt.
Eccentrico e dal caratteraccio, Steve non si è fatto risparmiare niente, vivendo nel modo che più ha voluto. Non sono mancati gli scivoloni con la droga e con l’alcol, quasi un anno di carcere per droga, una serie di divorzi (attualmente ha la sesta moglie). Un animo irrequieto ma profondo, uno che non ha avuto un’infanzia facile, un uomo libero, anticonvenzionale. Copperhead Road parla proprio di questo. I testi di Steve sono piccole opere d’arte e di poesia.
Scrivevo delle sue influenze. Appartiene a quel movimento musicale che ha provato, e ci è in parte riuscito, a cambiare e innovare la country music, sperimentando un suono elettrico che unisce Hank Williams e T-bone Burnett (altri due suoi idoli) con sound elettrici tipici del south rock (Lynyrd Skynyrd, ZZ top, ecc,). Potremmo dire che Steve Earle sta negli anni ’80 alla musica del sud degli states quanto i Lynyrd Skynyrd e gli Allman Brothers Band stavano negli anni ’70. Gli eredi di gente come Earle sono stati Will T. Massey ma anche band come gli Uncle Tupelo, Wilco, Whiskey Town.
Discografia
Album in Studio
1986 – Guitar Town
1987 – Exit 0
1988 – Copperhead Road
1990 – The Hard Way
1995 – Train A-Comin’
1996 – I Feel Alright
1997 – El Corazon
1999 – The Mountain (con la Del McCoury Band)
2000 – Transcendental Blues
2002 – Jerusalem
2004 – The Revolution Starts Now
2007 – Washington Square Serenade
2008 – Copperhead Road – Deluxe Edition
2009 – Townes
2011 – I’ll Never Get Out of This World Alive
2013 – The Low Highway
2015 – Terraplane
2016 – Guitar Town – 30th Anniversary
2017 – So You Wannabe an Outlaw
2019 – Guy
2020 – Ghosts of West Virginia
Album dal vivo
1991 – Shut Up and Die Like an Aviator
1992 – BBC Radio 1 Live in Concert
1997 – Together at the Bluebird Café (con Townes Van Zandt e Guy Clark)
2004 – Just an American Boy (live)
2004 – Live from Austin, TX
2006 – Live at Montreux 2005
Raccolte[modifica | modifica wikitesto]
1987 – Early Tracks
1993 – The Essential Steve Earle
1996 – Ain’t Ever Satisfied: The Steve Earle Collection
1999 – Angry Young Man: The Very Best of Steve Earle
2001 – An Introduction to Steve Earle
2002 – Side Tracks
2003 – 20th Century Masters – The Millennium Collection: The Best of Steve Earle