Pompeo all’attacco di Russia e Cina

In un discorso a Berlino, il segretario di Stato Usa Mike Pompeo attacca Russia e Cina. E invita la Nato a confrontarsi sulle sfide attuali.

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo spiega da Berlino cosa pensa di Russia e Cina. In un discorso pubblico ha attaccato, senza mandarle a dire, i due Stati avvertendo la comunità internazionale dei pericoli provenienti da Pechino e Mosca.

Per Pompeo i metodi usati dalla Cina verso i suoi governati sono gli stessi che i tedeschi della Germania orientale hanno sperimentato sulla loro pelle durante il periodo comunista. Subito dopo ha accusato la Russia di volere invadere i suoi vicini e di sopprimere ogni forma di dissenso.

Il segretario Usa è intervenuto anche sulla Nato, sbeffeggiando il messaggio di Emmanuel Macron che ha definito l’alleanza atlantica un morto cerebrale. “Dopo settant’anni, la Nato ha bisogno di crescere e di cambiare. Ha bisogno soprattutto di confrontarsi sulle sfide e le realtà di oggi e di domani”, ha spiegato il capo della diplomazia Usa. Poi ha ripreso il vecchio cavallo di battaglia di Donald Trump: “Se le nazioni pensano di avere i benefici di sicurezza della Nato senza fornire all’Alleanza le risorse di cui ha bisogno, allora la Nato non sopravviverà molto”.

Pompeo ha parlato a Berlino alla vigilia delle celebrazioni del 30° anniversario della caduta del muro di Berlino. Ma proprio mentre parlava per ricordare la fine della Guerra Fredda, ha dato in realtà l’impressione di volerne cominciare una nuova.

Ha infatti ripetuto nel suo intervento che esiste una “competizione di valori tra nazioni libere”, da una parte, e “Russia e Cina” dall’altra. Ha anche chiuso la porta a ogni possibilità che Mosca torni a essere partner dell’Occidente.

La posizione di Pompeo sulle relazioni con Russia e Cina potrebbero creare una divergenza forte con il presidente Trump. Quest’ultimo infatti appare molto meno antagonista verso i due Stati rispetto al suo segretario. A Mosca e Pechino questa divisione è ben nota e, di conseguenza, si muovono in modo da alimentare la tensione a Washington.

 

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