Perché Netanyahu non vuole incontrare Obama?

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato una visita programmata a Washington. Avrebbe dovuto incontrare il presidente Usa Barack Obama. I motivi della cancellazione dell’incontro sono poco chiari, e le spiegazioni sono contrastanti.

La visita di Netanyahu a Washington era prevista tra una settimana in occasione della Conferenza Nazionale dell’Aipac (la potente associazione degli israeliani d’America). 

La Casa Bianca ha manifestato il proprio stupore per l’annullamento, lamentando di averlo appreso solo attraverso i media. Il governo di Israele replica sostenendo che il suo ambasciatore a Washington aveva comunicato alla Casa Bianca la possibilità di un annullamento già la scorsa settimana.

Intanto, c’è stata anche una falsa notizia circolata sui media Usa e israeliani. In alcuni servizi stampa- scrive la Bbc online– si riportava che Netanyahu non sarebbe andato in visita a Washington perché Obama era riluttante a incontrare il primo ministro di Israele. L’ufficio stampa ha immediatamente smentito con un comunicato e ha chiesto la rettifica della notizia, spiegando semplicemente che Netanyahu non sarebbe andato a Washington. Da qui lo stupore della Casa Bianca per aver appreso della cancellazione del viaggio solo a mezzo stampa.

Nella nota del governo israeliano si spiega l’annullamento del viaggio per non voler interferire con la campagna elettorale in corso negli Stati Uniti.

Se quella di Israele è o meno una spiegazione plausibile lo diranno i fatti nelle prossime settimane. Per ora occorre constatare che Netanyahu non si è fatto alcuno scrupolo durante la propria campagna elettorale a intervenire al Congresso Usa raccogliendo la standing ovation dei repubblicani. Una mossa che lo ha reso inviso all’Amministrazione Obama anche perché avvenne mancando rispetto al presidente Usa e di ogni protocollo diplomatico.

Probabile invece che il premier israeliano non abbia voluto favorire alcuna lobby e comunità israeliana negli Usa, divise a sostegno di candidati repubblicani e democratici.

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