L’attacco di Hamas a Israele è figlio delle recenti tensioni tra palestinesi e israeliani ma anche dei mutamenti della politica internazionale.
Hamas attacca Israele per una serie di motivi, tra cui:
- Il rifiuto di Israele di riconoscere uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale.
- Hamas è un movimento nazionalista palestinese che sostiene la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale. Israele, invece, sostiene la soluzione dei due Stati, ma si rifiuta di riconoscere Gerusalemme Est come capitale della Palestina.
- L’occupazione israeliana della Striscia di Gaza. Hamas controlla la Striscia di Gaza dal 2007. Israele occupa la Striscia di Gaza dal 1967 e ha imposto un blocco economico e militare al territorio dal 2007. Il blocco ha causato una grave crisi umanitaria a Gaza.
- La violenza dei coloni israeliani. I coloni israeliani vivono in insediamenti illegali nella Cisgiordania. La presenza dei coloni è una fonte di tensioni e violenza tra israeliani e palestinesi.
L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 è stato il più massiccio mai lanciato dal gruppo. Più di 5.000 razzi sono stati lanciati da Gaza verso Israele, colpendo anche città come Tel Aviv e Gerusalemme. L’attacco ha causato la morte di oltre 100 persone in Israele e oltre 200 in Palestina.
L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 è solo l’ultimo episodio di un conflitto che non sembra avere fine.
Hamas e Israele sono due entità politiche e militari che sono in conflitto tra loro da decenni. Hamas è un movimento islamico palestinese che controlla la Striscia di Gaza, mentre Israele è uno stato ebraico che occupa la Cisgiordania e Gerusalemme Est.
Il conflitto tra Hamas e Israele ha una lunga storia. Hamas è stato fondato nel 1987 come organizzazione militante palestinese. Il gruppo ha lanciato una serie di attacchi contro Israele, tra cui attentati suicidi, attacchi missilistici e raid di commando. Israele ha risposto al conflitto con una serie di operazioni militari a Gaza, che hanno causato la morte di migliaia di palestinesi.
Nel 2007, Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza in un colpo di stato contro il Fatah, il partito laico palestinese che controllava il territorio fino ad allora. Da allora, Hamas ha continuato a lanciare attacchi contro Israele, mentre Israele ha continuato a imporre un blocco economico e militare alla Striscia di Gaza.
Il conflitto tra Hamas e Israele è una delle principali cause di instabilità nella regione mediorientale. Il conflitto ha causato la morte di migliaia di persone e ha lasciato milioni di palestinesi sfollati.
Le ragioni del conflitto
Le ragioni del conflitto tra Hamas e Israele sono complesse e sfumate. Tra le cause principali del conflitto si possono annoverare:
- Il conflitto israelo-palestinese: il conflitto tra Israele e i palestinesi è una disputa territoriale e politica che dura da decenni. Hamas sostiene la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale, mentre Israele sostiene la soluzione dei due Stati, ma si rifiuta di riconoscere Gerusalemme Est come capitale della Palestina.
- L’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gerusalemme Est: Israele occupa la Cisgiordania e Gerusalemme Est dal 1967. L’occupazione israeliana è una fonte di tensione e conflitto tra israeliani e palestinesi.
- La violenza dei coloni israeliani: I coloni israeliani vivono in insediamenti illegali nella Cisgiordania. La presenza dei coloni è una fonte di tensioni e violenza tra israeliani e palestinesi.
- La radicalizzazione di Hamas: Hamas è un movimento islamico radicale che ha una visione estremista della questione palestinese. La radicalizzazione di Hamas ha contribuito a inasprire il conflitto con Israele.
Le conseguenze del conflitto
Il conflitto tra Hamas e Israele ha avuto conseguenze devastanti per la popolazione palestinese. Il conflitto ha causato la morte di migliaia di palestinesi, ha lasciato milioni di palestinesi sfollati e ha devastato l’economia della Striscia di Gaza.
Il conflitto ha anche avuto conseguenze negative per la sicurezza regionale. Il conflitto ha contribuito a inasprire le tensioni tra Israele e i suoi vicini arabi, e ha contribuito a creare un ambiente favorevole al terrorismo.
La prospettiva di una soluzione
Una soluzione al conflitto tra Hamas e Israele è difficile da trovare. Entrambe le parti sono ferme nelle proprie posizioni e riluttanti a fare concessioni.
Tuttavia, ci sono alcuni fattori che potrebbero contribuire a una soluzione al conflitto. Uno di questi fattori è la crescente pressione internazionale su entrambe le parti affinché trovino un modo per porre fine al conflitto. Un altro fattore è la crescente consapevolezza, da parte di entrambe le parti, che il conflitto non è sostenibile a lungo termine.
Una soluzione al conflitto tra Hamas e Israele sarebbe un passo importante per la pace nella regione mediorientale. Una soluzione al conflitto contribuirebbe a migliorare la sicurezza e la prosperità di tutta la regione.
Condannabile il carattere indiscriminato degli attacchi missilistici e guerriglieri della milizia di Hamas da Gaza perché colpiscono in misura rilevante anche civili, ed anche perché forniscono con ogni probabilità al Governo israeliano il pretesto per la consueta rappresaglia altrettanto indiscriminata nella Striscia, ed altresì consentono a quest’ultimo di archiviare di fronte all’opinione pubblica internazionale la responsabilità israeliana per l’interruzione dei colloqui di pace con il Governo palestinese di Ramallah, inevitabilmente causata dalla colonizzazione illegale israeliana in Cisgiordania. E’ ora indispensabile che la Comunità internazionale, ed in particolare l’ONU, l’UE ed auspicabilmente anche l’Italia, condannando ogni violazione delle leggi di guerra sia da parte dell’estremismo di Hamas che da parte dell’oltranzismo dei governi israeliani, valorizzino la posizione in linea di massima equa e ragionevole del Governo palestinese di Ramallah onde siano poste concretamente le condizioni per una soluzione pacifica e negoziata del conflitto israelo-palestinese sulla base del principio “due popoli – due stati, con pari dignità”.
14/10/2023
Nearco 7