Patto del gas, Italia e Algeria tra geopolitica e investimenti

Il patto del gas italo-algerino è più che positivo per Roma. Tuttavia, il governo italiano deve monitorare alcune implicazioni geopolitiche.

L’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia per la fornitura di gas. Un vertice intergovernativo a Algeri ha consolidato l’intesa tra i due Paesi delle sponde opposte del Mediterraneo. Il premier italiano Mario Draghi, accompagnato da sei ministri, ha firmato un protocollo di intesa che sancisce la cooperazione bilaterale in diversi campi: dalla lotta alla corruzione alle infrastrutture, dalle fonti rinnovabili all’approvvigionamento delle fonti energetiche. Tra queste ultime, appunto, la fornitura di gas.

Nei giorni scorsi è stato annunciato che sono 4 miliardi i metri cubi di gas che l’Algeria fornirà all’Italia. E’ il frutto dell’accordo, firmato il 27 maggio scorso, tra la società energetica algerina Sonatech e l’italiana Eni. La firma del patto energetico è stata anticipata da una dichiarazione di intenti che l’11 aprile 2022 Mario Draghi e il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune hanno sottoscritto sempre ad Algeri.

Roma non deve tuttavia trascurare alcune implicazioni geopolitiche legate direttamente ad Algeri.

La prima è la strana partita tra Algeria e Russia. A novembre 2022, l’Algeria farà esercitazioni militari con la Russia. Entrambi i governi dicono che sono manovre previste nell’ambito dell’antiterrorismo. La Russia è operativa nel vicino Mali. Le esercitazioni riguarderanno una zona al confine con il Marocco. Si svolgono dentro una base militare algerina. Mosca sta cercando di estendere la propria influenza in Africa. Ha già provato a entrare nella questione libica. La guerra in Ucraina ha isolato Mosca da un pezzo di mondo. Il Cremlino sta probabilmente cercando di rientrate in certi teatri geopolitici attraverso Stati chiave. L’Algeria può essere uno di questi.

La seconda implicazione riguarda proprio la Libia. Non è un mistero che tra Libia e Algeria soffino da tempo venti di crisi. A giugno 2021,  l’esercito dell’Algeria ha fatto esercitazioni militari nella regione di Djanet, al confine con la Libia. Le esercitazioni sono state decise dopo un dispiegamento dei militari del generale Khalifa Haftar al confine tra i due Paesi. Una tensione tra algerini e libici rischia di destabilizzare ulteriormente la regione. In Libia inoltre c’è il petrolio. Molto petrolio. Gli appetiti sul Paese, che non riesce a trovare una sua stabilità. sono molti. L’Italia è un player fondamentale in Libia. Negli anni scorsi la diplomazia italiana ha giocato una partita ineccepibile. La situazione ora è molto più complessa. Sarebbe un peccato gettare via il lavoro fatto finora. Magari a vantaggio di Francia, Turchia o della stessa Russia.

Infine, il patto del gas italo-algerino avrà effetti positivi per gli investimenti di chi vuole fare affari nel Paese nordafricano. In questo articolo ci sono tutte le informazioni per fare affari in Algeria.

Leave a Reply