Nagorno-Karabakh: raggiunta l’intesa sul cessate il fuoco

L’autoproclamata Repubblica del Nagorno-Karabakh e l’Azerbaijan hanno raggiunto l’intesa per il cessate il fuoco dopo l’attacco condotto dall’esercito di Baku. Le autorità armene dell’Artsakh, questo il nome della Repubblica caucasica, hanno accettato la tregua che scatta il 20 settembre. L’accordo è arrivato grazie all’intermediazione delle forze di pace russe, che sono presenti con un contigente sul territorio dopo gli scontri tra azeri e armeni del 2020. Il testo dell’intesa prevede anche lo scioglimento delle formazioni armate dell’esercito del Nagorno-Karabakh e il ritiro delle unità militari armene dalla zona di dispiegamento del contigente militare russo.

A seguito del cessate il fuoco inizieranno i negoziati.

La Repubblica del Nagorno-Karabakh è uno Stato de facto, si è autoproclamata indipendente dall’Azerbaijan e non ha alcun riconoscimento internazionale se non da tre soli Stati che neppure appartengono all’Onu. Dopo la guerra del 2020, una parte del suo territorio è ritornata sotto il controllo dell’Azerbaijan. Il territorio è interamente circondato dall’Azerbaijan tranne un collegamento conosciuto come corridoio di Lachin che unisce il Nagorno-Karabakh all’Armenia. Il corridoio è presidiato dalle forze di peacekeeping russe.

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