Brexit: l’Unione Europea divorzia dalla Gran Bretagna

Via libera alla Brexit di Londra. I 27 Paesi dell’Ue promuovono l’accordo di divorzio che sancisce l’uscita del Regno Unito il 30 marzo 2019.

La Brexit prende forma. Dopo 20 mesi di negoziato i 27 Paesi dell’Unione Europea hanno detto ok all’accordo di divorzio che sancisce l’uscita definitiva del Regno Unito il prossimo 30 marzo 2019. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk al termine del vertice di Bruxelles. Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Junker, ha parlato di giornata triste per l’Europa, spiegando però che questa era l’unica soluzione possibile.

Nella dichiarazione congiunta al termine del vertice, i leader dei 27 Paesi Ue hanno invitato Commissione, Parlamento e Consiglio a fare tutti i passi necessari per garantire che l’accordo possa entrare in vigore il 30 marzo 2019. E’ la data che Theresa May aveva ipotizzato.

Ora la parola passa alla Camera dei Comuni britannica. La seduta per discutere l’accordo di divorzio dell’Ue dovrebbe tenersi il 10 dicembre prossimo.

Intanto, tutte le dichiarazioni sui nuovi eventi Brexit sono all’insegna del dimostrare che Ue e Gran Bretagna resteranno amici. Così Michael Barnier, il capo dei negoziatori Ue con Londra su Brexit. “Abbiamo sempre trattato con e non contro la Gran Bretagna”, ha detto alla stampa in conferenza stampa.

La premier britannica Theresa May ha annunciato che l’accordo di divorzio cancella ogni discussione su un secondo referendum, come emerso negli ultimi tempi. E ha scritto una lettera alla nazione dove chiede al popolo britannico il sostegno all’accordo raggiunto con l’Unione Europea. Avanti quindi con Brexit, dice la Premier. E mette in evidenza che, con la conclusione del percorso, il governo londinese può ora concentrarsi su temi centrali come l’economia.

Durante la conferenza stampa, la May ha anche spiegato che l’accordo su Brexit porterà alla fine della libertà di movimento, a proteggere l’integrità costituzionale del Regno Unito. Inoltre, ha aggiunto la premier, Gibilterra non verrà rimossa dalla famiglia britannica.

 

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