Il ministro degli Esteri iraniano fa intendere che la guerra potrebbe allargarsi coinvolgendo i gruppi sostenuti dall’Iran.
Il ministro degli Esteri iraniano non ha usato tanti giri di parole: se gli attacchi israeliani alla Striscia di Gaza non si fermeranno immediatamente, la violenza potrebbe estendersi ad altre parti del Medio Oriente. Il riferimento a un’escalation del conflitto che potrebbe coinvolgere Libano, Siria e forse l’Iran è abbastanza esplicito.
Hossein Amirabdollahian ha visitato Baghdad, Beirut e la capitale siriana, Damasco. L’Iran è a capo del cosiddetto “asse della resistenza” che comprende potenti gruppi militanti nella regione, come Hezbollah in Libano e le Forze di mobilitazione popolare in Iraq.
Amirabdollahian ha parlato con i giornalisti a Beirut, come riporta l’Associated Press, dopo un incontro con la sua controparte libanese, durante il quale i due funzionari hanno chiesto la fine degli attacchi israeliani a Gaza. Ha anche incontrato il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, nonché il primo ministro ad interim Najib Mikati e il presidente del parlamento.
Si teme che la guerra possa estendersi al confine con il Libano, dove i combattenti di Hezbollah sono in allerta dopo l’attacco di Hamas al sud di Israele che ha provocato la morte di centinaia di persone.
L’esercito israeliano ha colpito, come rappresaglia, due dei principali aeroporti internazionali della Siria, a Damasco e Aleppo, mettendoli fuori servizio. I voli sono stati dirottati su un aeroporto nella provincia costiera di Latakia. Gli attacchi sono avvenuti dopo che i proiettili sono stati lanciati dalla Siria sulle alture del Golan occupate da Israele.
Atti sporadici di violenza lungo il confine tra Libano e Israele negli ultimi giorni hanno causato la morte di tre combattenti di Hezbollah. L’esercito israeliano ha detto che un soldato israeliano è stato ucciso in un attacco missilistico anticarro. Ciò che è paradossale è che nel momento in cui l’America chiede ai partiti l’autocontrollo, sta permettendo ai criminali della falsa entità sionista di uccidere donne, bambini e civili a Gaza”, ha detto Amirabdollahian.
Ha avvertito che “se questi crimini di guerra organizzati commessi dall’entità sionista non si fermano immediatamente, allora possiamo immaginare ogni possibilità”. Non ha fornito dettagli, ma era un chiaro indizio che i gruppi sostenuti dall’Iran avrebbero potuto unirsi alla guerra.