Ogni settimana la sintesi delle notizie più importanti dal mondo di politica ed economia internazionale. 6 febbraio 2025.
Il presidente Usa Donald Trump e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno lanciato da Washington la strategia per chiudere definitivamente i conti con Hamas, con i palestinesi e con la prospettiva di uno Stato di Palestina. Trump ha dichiarato nella bilaterale con Netanyahu che intende assumere il controllo della Striscia di Gaza e trasferire all’estero l’intera popolazione. Il premier israeliano ha colto la palla al balzo per preparare “il trasferimento su base volontaria degli abitanti della Striscia”.
A Manjbi, nel nord della Siria, 15 persone sono state uccise da un’autobomba esplosa nel centro città.
Donald Trump continua la sua linea del pugno duro. Ha proposto di trasferire tutti i criminali “incalliti” in Salvador.
Gli Stati Uniti hanno congedato (di fatto licenziato) tutto il personale dell’Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale. La decisione riguarda sia il personale interno sia quello all’estero.
A Panama il presidente Mulino ha annunciato l’uscita del suo Paese dalla via della Seta.
In Belgio il conservatore fiammingo Bart de Wever è il nuovo primo ministro. Ha giurato davanti al re Filippo. Il suo governo è formato da 14 ministri.
Un leader militare ucraino, Armen Sargsyan, è stato ucciso in un attentato a Mosca. Il militare è accusato di avere guidato gruppi paramilitari nel Donbass contro il governo di Kiev e sostenuto dalla Russia.
In Francia il Parlamento ha approvato la legge di Bilancio. Il provvedimento è in discussione da tempo e ha rischiato di mettere in difficoltà il governo di Bayrouth.
Nella Repubblica Democratica del Congo i ribelli del M23, sostenuti dal Ruanda, hanno ripreso l’offensiva nella regione del Kivu. Due giorni prima avevano dichiarato un cessate il fuoco unilaterale per motivi umanitari. Intanto, il Tribunale militare di Kinshasa ha emesso un mandato di arresto internazionale per il capo dei ribelli Corneille Nangaa.
In Sudan 65 persone sono morte a causa degli attacchi lanciati nel sud e ovest del Paese.
Nelle Filippine la Camera Bassa ha approvato l’impeachment della vice-presidente Sara Duarte.
La Cina ha minacciato misure di ritorsione contro gli Stati Uniti dopo l’annuncio di Trump di imporre dazi del 10% sulle merci cinesi importate negli Usa. Intanto il capo di Stato Usa ha sospeso per un mese i dazi contro Messico e Canada.
Nel Queensland, Australia del nord-est, il livello dell’acqua continua a salire dopo le alluvioni che hanno colpito la zona. Almeno duemila persone sono state evacuate.
Il Servizio Europeo sul cambiamento climatico di Copernicus ha rilevato che il mese di gennaio 2025 è stato quello più caldo mai registrato al mondo. Il dato ha colpito gli scienziati che ritenevano che il fenomeno del Niño avrebbe messo fine a due anni di temperatura record. Intanto, uno studio ha mostrato che l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro i due gradi in più rispetto all’era pre-industriale è ormai irraggiungibile.
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