La Nato secondo Donald Trump

La Nato costa troppo e gli Stati Uniti devono ridurre le risorse finanziarie destinate all’Alleanza militare nordatlantica. Come sarà la Nato secondo Donald Trump, candidato in corsa per la Casa Bianca alle prossime presidenziali Usa.

Gli Stati Uniti devono ripensare il loro ruolo finanziario dentro la Nato, l’alleanza militare del Nord Atlantico creata nel 1949 come strumento di difesa collettiva nel caso di attacco sovietico. Lo dice Donald Trump, candidato in corsa per la presidenza degli Usa, in un’intervista rilasciata alla Cnn.
La spesa militare degli Stati Uniti a sostegno dell’Alleanza militare è troppo alta e, aggiunge Trump, sproporzionata rispetto all’impegno finanziario assunto dagli altri Paesi alleati. Washington contribuisce coprendo il 22% del budget della Nato. Molto di più rispetto agli altri Paesi membri.
Quindi, sostiene Trump-i governi europei devono aumentare il loro contributo economico all’Alleanza Atlantica perché gli Usa non possono assumersi l’onere della difesa dell’Europa. E cita, facendo una gaffe passata inosservata, il caso dell’Ucraina. Washington si è presa cura del supporto al governo di Kiev, mentre i Paesi europei non hanno fatto abbastanza per aiutare l’Ucraina davanti alla minaccia della Russia.
L’Ucraina non è però un Paese membro della Nato e gli Stati Uniti – ha precisato il giornalista Cnn- non hanno fornito armi a Kiev. Ufficialmente, dice il giornalista, la Casa Bianca ha dato un supporto logistico e non di armamenti. Trump quindi si corregge e precisa la sua dichiarazione sulla Nato: gli Usa non devono ridurre il loro peso e impegno nell’Allenza ma ripensare solo all’impegno economico.
Perché Donald Trump, in polposition per la nomination repubblicana alle presidenziali Usa 2016, sceglie di utilizzare la Nato nel pieno della campagna elettorale? E’ veramente solo una questione di spesa militare? Proviamo ad azzardare un’ipotesi. Trump ha in mente un altro modello di difesa militare. Tanto che nell’intervista sostiene che la Nato era stata creata in un mondo che non c’è più e per rispondere ad altre esigenze. Probabile che il candidato Trump abbia in mente un ritorno all’isolazionismo difensivo. Molto della sua intervista fa pensare a questo: parla di troppo coinvolgimento degli Usa in diverse aree del mondo, soprattutto Europa e Corea del Sud.
Cent’anni prima, l’orientamento isolazionista negli Stati Uniti mise in un angolo il presidente Woodrow Wilson, inventore della Società delle Nazioni e convinto sostenitore del ruolo da primo attore degli Usa nel teatro mondiale. Sappiamo come andò a finire con l’isolazionismo degli anni ’20 e ’30.

Leave a Reply