
Il governo di unità nazionale nasce in Libia con la firma dei presidenti dei due Parlamenti rivali che si contendono il potere del Paese da quattro anni. I delegati delle assemblee di Tobruk (internazionalmente riconosciuta) e Tripoli (autoproclamato) hanno firmato l’intesa sponsorizzata dall’Onu e sotto pressione dello Stato Islamico. Dopo il batti e ribatti di questi giorni, nei quali l’intesa è arrivata sull’orlo del fallimento, la bozza dell’accordo è stata sottoscritta a Skhirat in Marocco.
In realtà, come scritto più volte su Notiziario Estero, il governo che esce dall’accordo sancisce una mezza unità nazionale. I Parlamenti di Tobruk e Tripoli non rappresentano totalmente la Libia. Inoltre, scrive la Reuters, al loro interno non c’è l’appoggio unanime sull’intesa. Esiste un’opposizione interna in entrambe le autorità che rifiuta l’accordo. E poi ci sono le altre fazioni libiche che controllano zone del Paese.
Per ora l’accordo “tiene la porta aperta per chi non ha ancora deciso di entrare”, ha dichiarato l’inviato Onu Martin Kobler.
In base all’intesa sottoscritta, un consiglio presidenziale di nove persone che nominerà un governo provvisorio entro un mese e lo farà approvare con risoluzione delle Nazioni Unite.