La nuova guerra fredda tra Cina e Usa

Il ministro degli esteri cinese risponde agli Stati Uniti dopo le continue accuse e prese di posizione di Trump e Pompeo. Il Coronavirus ( e non solo) riapre la guerra fredda tra Cina e Usa.

Fino a ieri hanno sempre parlato sui palcoscenici mondiali Donald Trump e Mike Pompeo. Presidente e segretario di Stato Usa hanno battuto il ferro caldo del Coronavirus. Così nel mezzo della pandemia, Casa Bianca e Dipartimento di Stato hanno lanciato accuse di ogni tipo verso le autorità cinesi. Dall’errore che avrebbe causato la “fuga del virus” nel laboratorio di Wuhan allo stop alle vendite in America del colosso della tecnologia Huawei. Dalla ripresa della guerra sui dazi commerciali alla minaccia di rottura delle relazioni diplomatiche Washington-Pechino. Sembra lo scenario già visto dei due blocchi che si parlano solo a distanza. La guerra fredda tra Cina e Usa in versione 21° secolo potrebbe essere più vicina di quanto si pensi e segnare le relazioni internazionali al tempo del Coronavirus. Lo ha capito il ministro degli esteri cinese  Wang Yi. Il ministro è intervenuto sulle accuse e i rapporti con gli Stati Uniti in una video conferenza stampa al margine della sessione parlamentare. Wang ha fatto chiarezza dopo settimane di continue dichiarazioni e accuse di Trump e Pompeo. E ha spiegato che la guerra fredda tra Cina e Stati Uniti non è mai stata così vicina. Il capo della diplomazia cinese ha accusato gli americani di avere costruito una fabbrica di bugie verso i cinesi. Il rappresentante del governo cinese ha detto che i due Paesi dovrebbero cooperare in una logica di rispetto reciproco. Soprattutto per sconfiggere insieme il Coronavirus. E ha aggiunto che gli usa dovrebbero accettare la Cina e la sua volontà di sviluppo, rinunciando a pretendere di cambiare il Paese. Infine, Wang ha duramente criticato gli sforzi americani di creare “voci” sull’origine del Coronavirus.

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