La controffensiva ucraina è in affanno ma la battaglia del fiume Dnipro mostra che i militari di Kiev possono arrivare in Crimea.
Nonostante sia in affanno, la controffensiva militare dell’Ucraina avanza a piccoli passi. La strategia dei generali di Volodymyr Zelensky mette al centro il fiume Dnipro, il più grande in Ucraina. E’ qui che si svolge una battaglia intensa tra ucraini e russi.
Lo scorso 20 ottobre, l’esercito di Kiev ha sfondato le posizioni russe sulla sponda orientale del fiume Dnipro, avanzando per 4 km in territorio controllato dalla Russia. Successivamente, le truppe di Mosca hanno respinto l’assalto, costringendo gli ucraini a ritirarsi.
La situazione si è ripetuta il 16 novembre. Stessa spiaggia (o meglio sponda), stesso fiume. I militari ucraini hanno di nuovo sfondato lungo la sponda est, facendo irruzione nel territorio controllato dai russi. Le forze di Kiev hanno conquistato il villaggio di Krynky, situato a 2 km dal fiume e a 30 km dalla città di Kherson. Il governo russo ha confermato l’incursione ucraina.
L’obiettivo dei generali di Kiev è quello di creare una testa di ponte al di là del fiume Dnipro per avanzare in direzione della Crimea, annessa da Mosca nel 2014.
Le truppe di Kiev hanno superato il fiume Dnipro con piccole imbarcazioni, La mancanza di una superiorità aerea rende difficile lo sfondamento delle posizioni russe sulla sponda est. Tuttavia, il controllo di una parte di territorio oltre sponda orientale offre agli ucraini maggiori possibilità di trasportare mezzi pesanti e sistemi antiaerei oltre il fiume, in modo da dirigersi verso la penisola di Crimea.