Guerra Israele Hamas: slitta l’accordo

Tra Israele e Hamas slitta l’accordo sullo scambio ostaggi e prigionieri. Netanyahu ha detto no a un’intesa a ogni costo. Hamas è divisa ma sarà probabilmente fumata nera. Raid Usa e Regno Unito contro gli Houthi, che rispondono con un missile da crociera.

Israele e Hamas: slitta l’accordo. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu gela le speranze di quanti hanno lavorato per una possibile tregua. “Non accetteremo un accordo a ogni costo”, ha detto il capo del governo, aggiungendo che l’operazione militare prosegue fino a quando non saranno raggiunti gli obiettivi prefissati.

Le parole di Netanyahu arrivano mentre prosegue l’offensiva nella Striscia di Gaza con mezzi aerei, terrestri e navali.


Hamas divisa sull’accordo

Poche speranze anche sul versante palestinese. Hamas è divisa tra due posizioni.

La prima è quella dei leader dell’organizzazione presenti a Gaza. Sono disponibili a accettare di fermare i combattimenti per sei settimane. Tra questi c’è il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar.

La seconda posizione è sostenuta dai leader dell’organizzazione islamista in esilio. Chiedono maggiori concessioni e un cessate il fuoco permanente. Tra loro c’è il capo politico e leader di Hamas Ismail Haniyeh.

Lo ha riportato in questi giorni il quotidiano Usa Wall Street Journal, che cita fonti palestinesi.


Cosa prevede l’accordo

L’accordo in questione è quello raggiunto a Parigi il 30 gennaio 2024. Stati Uniti, Egitto, Israele e Qatar hanno raggiunto un accordo per la liberazione di 136 ostaggi israeliani in cambio di un cessate il fuoco.

L’intesa è stata presentata a Hamas e si attende una decisione.

Una delle divergenze è sulla tregua temporanea (proposta dagli israeliani) e il cessate il fuoco permanente (chiesto da Hamas e fazioni della Jihad islamica).

Gli israeliani restano fermi sulla posizione di non cedere il controllo di Gaza e non liberare i terroristi. Da parte loro, i leader di Hamas dicono che non rilasciano gli ostaggi senza una cessazione duratura delle ostilità.


Usa e Regno Unito colpiscono ancora nel Mar Rosso

Se a Gaza si continua a combattere, nel Mar Rosso continuano gli attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro gli Houthi, i ribelli sciiti yemeniti filo-iraniani. Le forze militari hanno condotto un attacco contro gli Houthi distruggendo un missili antinave. Il comando militare americano (Centcom) ha comunicato che si è trattato di un atto di legittima difesa perché il missile serviva per colpire le navi di passaggio nel Mar Rosso. Poche ore prima, Usa e Regno Unito avevano colpito 36 obiettivi Houthi in Yemen.


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