I golpisti d'Africa verso un'alleanza monetaria

Non solo intesa politica. Mali, Burkina Faso e Niger, i tre golpisti d’Africa, tentati anche dall’alleanza monetaria.

Mali, Niger e Burkina Faso valutano un’alleanza monetaria. Il generale golpista del Niger, Omar Abdourahamane Tchiani, ha spiegato in un’intervista televisiva che l’alleanza tra i tre Stati africani non si limita solo al campo della sicurezza ma potrà evolversi anche in quello politico e militare.

Se Mali e Burkina Faso si uniscono alla dichiarazione del generale nigerino, i golpisti d’Africa si allontaneranno sempre di più dall’occidente, dalla Francia in particolare, avvicinandosi all’orbita russa.

I tre Paesi del Sahel, che nel giro di un triennio hanno subito un rovesciamento dei loro governi democraticamente eletti, saranno esclusi dalla Comunità Economica dell’Africa occidentale, che per ora li ha solo sospesi. Quest’ultima ha deciso di mantenere le sanzioni contro le giunte militari di Bamako, Ouagadougou e Niamey, le capitali di Mali, Burkina Faso e Niger.

Il primo passo verso una Santa Alleanza golpista è stato fatto lo scorso 16 settembre quando i tre Paesi hanno creato l’Alleanza degli Stati del Sahel.

L’intesa consiste nella collaborazione militare e politica per garantire l’indipendenza dei tre paesi africani dagli organismi regionali o internazionali.

Il passaggio successivo è quello dell’alleanza monetaria. Sullo sfondo di questa cooperazione c’è anche l’ombra cinese. La PetroChina, uno dei colossi petroliferi cinesi, ha finanziato l’oleodotto che collega la capitale nigerina con il porto di Cotonou in Benin. Qui a gennaio 2024 comincerà la commercializzazione del greggio.  Il Niger riceverà il 25,4 per cento dei 90 mila barili al giorno che verranno esportati attraverso l’oleodotto.

Il percorso di avvicinamento tra i tre golpisti d’Africa procede veloce e sembra essere irreversibile. La questione è nelle mani della Comunità economica dell’Africa occidentale, vicina a Europa e Stati Uniti. La partita che si gioca è molto più grande. E’ quella tra Russia, Cina e Occidente che cercano di dividere l’Africa in zone di influenza. Un salto in un passato neanche troppo lontano.

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