Blinken ha chiesto al Dipartimento di Stato di presentare le diverse opzioni per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Gli Usa valutano il riconoscimento dello Stato di Palestina. Il segretario di Stato Anthony Blinken ha chiesto al suo dipartimento di valutare il possibile riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di Stati Uniti e comunità internazionale al termine della guerra nella Striscia di Gaza e di presentare le diverse opzioni al riguardo.
Nel dettaglio, il capo della diplomazia Usa ha invitato il Dipartimento di Stato a prendere in considerazione una revisione della tradizionale politica a stelle e strisce. Da decenni Washington ha mantenuto sempre la stessa posizione: lo Stato palestinese è un obiettivo che si raggiunge solo con il negoziato diretto tra Israele e Autorità Nazionale Palestinese (Anp). Blinken ritiene probabilmente che sia giunto il tempo di rivedere alcune delle vecchie politiche e dei vecchi paradigmi adottati dagli Stati Uniti.
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Ci sono in particolare due opzioni da valutare:
- evitare il ricorso al diritto di veto per bloccare eventuali risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per riconoscere uno Stato palestinese come membro dell’Onu;
- incoraggiare altri Paesi a riconoscere uno Stato palestinese;
Blinken ha domandato al Dipartimento di Stato di esaminare anche altre opzioni. Come quella di riconoscere uno Stato di Palestina demilitarizzato.
Secondo il segretario di Stato la strada verso un riconoscimento dello Stato di Palestina può stabilizzare la regione e isolare l’Iran. Questa convinzione si è sviluppata dopo il suo viaggio nella regione mediorientale di inizio gennaio. Ha incontrato le leadership di diversi Stati come l’Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Qatar e Turchia. Soprattutto, si è confrontato con il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese a Ramallah, nel cuore dei territori occupati della Cisgiordania.
La Casa Bianca è al corrente delle richieste di Blinken.