
Israele guarda con preoccupazione l’accordo sul nucleare iraniano. La Repubblica islamica è percepita dagli israeliani come una minaccia alla propria esistenza. Dentro Israele sono dubbiosi anche gli ebrei iraniani.
Molti ebrei iraniani non sono convinti che un accordo sul nucleare iraniano sia garanzia di maggiore sicurezza. La comunità ebraica iraniana in Israele ha ancora forti legami con la madrepatria. La seconda generazione, emigrata in Israele con i genitori negli anni ’60, conosce bene l’Iran. Proprio per questo hanno buoni motivi per temere l’accordo sul nucleare.
“Gli iraniani sono persiani e come tali molto abili”, scrive all’account di Notiziario Estero un iraniano ebreo. “Sicuramente inviano i loro migliori negoziatori al tavolo delle trattative con Usa e Ue” twitta un altro che poi aggiunge: “sicuramente inganneranno le potenze occidentali”.
Gli iraniani ebrei sono circa 140.000 in Israele. In Iran sono rimasti in 30.000. Molti di quelli che vivono in Israele parlano il persiano e hanno ancora parenti in Iran. Dal momento che non è facile andare in Iran parlano con i parenti attraverso Facebook e whatsapp.
Un ristoratore iraniano di Tel Aviv scrive paragonando gli iraniani ai nazisti. “Loro (gli iraniani n.d.r.) vorrebbero fare agli ebrei quello che i nazisti hanno fatto settant’anni fa. Il riferimento è esplicito alla continua negazione da parte del regime iraniano del diritto di Israele all’esistenza e all’eliminazione dello stato ebraico.
Molti analisti ed esperti confermano che è molto diffuso tra la comunità ebraica iraniana il sentimento di preoccupazione per l’accordo con l’Iran e non si fidano delle promesse di Teheran.
Oltre all’accordo sul nucleare c’è il tema della fine delle sanzioni all’Iran. Una prospettiva che preoccupa gli iraniani di Israele perché, scrive uno di loro, “l’alleggerimento delle sanzioni farà volare l’economia dell’Iran”. “Il denaro –continua- finirà a Gaza e a Hezbollah per attaccare Israele con il supporto dell’Iran”.