Elicotteri anti terrorismo in Mali

Il Mali, Paese difficile e pieno di contraddizioni, è in preda al caos da oramai molti anni e tanti stanno cominciando a pensare che questo periodo nero non finisca più. Le elezioni ritardate e poi finite nel sangue, tra proteste di cittadini arrabbiati dell’una o dell’altra parte.

di Valeria Fraquelli

Manca tutto in Mali; trovare cibo, acqua e medicinali è difficile e quando si trovano sono venduti di contrabbando a dei prezzi veramente spropositati.

Mentre donne e bambini muoiono drammaticamente, spesso per malattie che noi potremmo curare con un semplice antibiotico, terroristi e signori della guerra senza scrupoli spadroneggiano e rendono questo Paese africano davvero invivibile.

La missione Barkhane sta tentando in tutti i modi di aiutare questa gente a riprendersi la vita, quella vita che rischiano ogni giorno, costruendo scuole, ospedali, asili e tutto quello che serve, tutto quello che per noi è scontato ma in Mali è come oro.

Sono arrivati anche gli elicotteri nuovi, più tecnologici, per stanare i nemici e proteggere la popolazione civile. Gli elicotteri dell’operazione “Aérocombat” del gruppo “Desert Battle” dell’operazione Barkhane sono usati per il fuoco, l’attacco, l’intelligenza, il trasporto delle truppe e le missioni di evacuazione sanitaria in caso di emergenza grave. Nonostante la sabbia e il calore, gli uomini e le donne di questo distacco vengono continuamente chiesti. Per parecchie settimane, il giornale specialistico della difesa ha seguito quattro di questi combattenti di terza dimensione, sia sul terreno che nell’aria.

Sono velivoli pronti a tutto i nuovi elicotteri, così come il loro equipaggio, perché la missione Barkhane è così, non si sa mai quali saranno i pericoli che si incontreranno. I combattimenti sono sempre molto duri, e spesse volte tocca anche la triste e mesta conta delle vittime, e il terreno è come infido e pericoloso e solo i più forti sanno destreggiarsi.

La missione Barkhane è molto complessa e non è facile calcolare e stabilire cosa fare e cosa non fare, i piani cambiano di minuto in minuto e spesso in pochissimo tempo.

I nuovi elicotteri avranno il compito non facile di garantire la sicurezza dei militari francesi che si spostano sui mezzi blindati, di segnalare ogni minaccia ed ogni ordigno improvvisato perché possa disinnescato e reso inoffensivo.

Il gruppo “Desert Battle” della missione Barkhane sa bene che si deve sempre stare attenti a tutto e che abbassare la guardia spesso è fatale, attenzione massima è come un mantra. Uomini e donne che nonostante le condizioni difficilissime portano i loro elicotteri al massimo per garantire la sicurezza, anche dei civili, senza se e senza ma. Gli elicotteri possono atterrare e decollare in qualsiasi momento, di giorno e di notte, perché l’emergenza in Mali è sempre dietro l’angolo, il terrorismo non conosce pause e riesce a colpire in qualsiasi momento.

E’ evidente che le forze maliane non sono ancora pronte a fare da sole, ma anche quando lo saranno la missione Barkhane sarà sempre con loro.

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