Notiziario Estero- Pompeo chiama atto di guerra l’attacco al petrolio saudita. Riad mostra missile e droni usati contro il sito petrolifero. E accusa l’Iran
Doppia offensiva politica contro Teheran da parte di Washington e Riad. Mike Pompeo, segretario di Stato americano, ha detto che: “L’attacco dell’Iran al petrolio saudita è un atto di guerra”. La dichiarazione del capo della diplomazia Usa arriva dopo l’incontro avuto a Gedda con il principe ereditario Mohammed bin Salman. Quasi allo stesso tempo, militari sauditi hanno tenuto una conferenza stampa nella quale hanno mostrato il missile e i droni che hanno colpito l’impianto petrolifero in Arabia Saudita lo scorso 14 settembre. E hanno affermato che sono armi iraniane. L’Iran si difende sostenendo su Twitter che i sauditi “non sanno nulla”. Lo ha scritto Hesameddin Ashena, la consigliera del presidente iraniano Hassan Rohani. Secondo quanto riporta su Twitter, Riad ha dimostrato di non sapere nulla in quanto non si spiega dove siano stati fabbricati missili e droni, da dove siano stati lanciati e, soprattutto, perché i sistemi difensivi aerei sauditi non li abbiano intercettati. La monarchia saudita ha anche annunciato di avere aderito alla coalizione voluta da Donald Trump per proteggere la navigazione in Medio Oriente. Una scelta avvenuta dopo gli attacchi a navi e imbarcazioni petrolifere e delle quali si accusa l’Iran. Della coalizione fanno parte finora, oltre agli Stati Uniti, anche la Gran Bretagna, il Bahrein e l’Australia. Intanto, Trump ha fatto sapere che gli Usa aumenteranno le sanzioni contro l’Iran.