Cos’è successo al summit Nato di Washington

Cos'è successo al vertice Nato di Washington

In occasione dei 75 anni della Nato, i Paesi membri hanno celebrato a Washington il summit annuale dell’organizzazione militare.

Il vertice della Nato a Washington, tenutosi dal 9 all’11 luglio, ha segnato un punto di svolta significativo per l’alleanza, celebrando i 75 anni dalla sua fondazione. Durante l’incontro, i leader della Nato hanno discusso diverse questioni critiche: il rafforzamento della difesa collettiva, il supporto continuo all’Ucraina e l’espansione della cooperazione con i partner globali.

Quello che i media internazionali definiscono un vertice storico avviene in un contesto internazionale destabilizzato dalla guerra in Ucraina, dall’aggressività russa, dal conflitto mediorientale, dalle tensioni in Asia innescate dalla politica espansiva della Cina e della Corea del Nord.


Cos’è successo al summit Nato di Washington

Non sono mancati durante il vertice i colpi di scena e le decisioni inaspettate. Ecco cos’è successo al summit di Washington della Nato. Per approfondire puoi leggere qui la dichiarazione finale del vertice Nato.

  • il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha ribadito la salda cooperazione della Nato con i Paesi dell’Indo-Pacifico (Australia, Giappone, Corea del Sud Nuova Zelanda) e dell’Unione Europea.
  • rafforzamento della cooperazione industriale transatlantica nel settore della difesa, con l’obiettivo di incrementare la produzione di attrezzature militari e rafforzare le capacità tecnologiche dell’alleanza. Sono stati anche invitati i leader di Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud per discutere la cooperazione in ambiti come la sicurezza cibernetica e le nuove tecnologie.
  • accoglienza superba per il presidente ucraino Volodymy Zelensky. Stoltenberg ha detto che “il futuro dell’Ucraina è nella Nato”.
  • supporto all’Ucraina, con l’impegno degli alleati a fornire ulteriori aiuti militari e finanziari per sostenere il paese contro l’aggressione russa (40 miliardi di dollari).
  • i membri dell’Alleanza militare hanno deciso di migliorare le capacità difensive della Nato, compreso l’aumento delle forze di pronto intervento a 500.000 unità e l’installazione di una nuova base Aegis Ashore in Polonia per rafforzare le difese missilistiche.
  • la Nato ha dato il segnale di voler rafforzare le cooperazione con il Medio Oriente e il Nord Africa. In accordo con il re Hussein II di Giordania, l’Alleanza Atlantica ha concordato, insieme alla Giordania, di aprire una sede diplomatica a Amman.
  • Un nuovo sito di difesa statunitense contro i missili balistici a Redzikowo, in Polonia, è ora operativo e disponibile per la difesa dell’Alleanza. Soprannominato “Aegis Ashore”, il sito fa parte di uno scudo missilistico più grande della NATO ed è progettato per rilevare, tracciare e intercettare i missili balistici in volo.
  • questione della spesa militare: il vertice ha posto l’accento sull’importanza di aumentare la spesa per la difesa tra i membri della NATO, con 23 paesi che ora spendono almeno il 2% del loro PIL per la difesa.

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