Le forze governative del Ciad hanno annunciato di avere sconfitto i ribelli nel nord del paese.
Il Ciad è stato sull’orlo di un guerra civile. Il presidente Idriss Deby, 68 anni, è stato ucciso dai ribelli lo scorso aprile. Deby ha rivinto le elezioni e si preparava a governare per il 30° anno. Era al potere nel Paese dal 1990. Le milizie del Fronte per l’alternanza e la concordia del Ciad (Fact) stavano avanzando verso la capitale N’Djamena. Si trovavano a 200 km dalla capitale quando l’esercito guidato dallo stesso presidente avrebbe attaccato. Il Fact è una coalizione di gruppi armati con l’obiettivo di rovesciare il governo del presidente Idriss Deby. L’offensiva dei ribelli è iniziata lo scorso 11 aprile quando nel Paese erano in corso le elezioni presidenziali. Il Fact contestava la candidatura per un altro mandato di Deby. E’ il solito problema africano e non solo. L’attacco dei ribelli si è inasprito dopo le voci circolate nel Ciad su un vantaggio di Deby nello spoglio elettorale, vantaggio poi confermato ieri sera con l’annuncio della vittoria. I ribelli hanno ottenuto diverse adesioni da gruppi del Sahel e dal sud della Libia. Nei giorni scorsi il governo di Tripoli ha lanciato l’allarme di sconfinamenti di ribelli del Ciad in Libia. Il governo aveva comunicato di avere ucciso 300 ribelli dall’inizio della crisi. Deby è stato ucciso nel nord del paese. Il potere è passato al figlio Mahamat Idrissi Deby che è a capo di un consiglio militare dopo che l’esercito ha sciolto l’assemblea nazionale e il governo. Il consiglio resta in carica per 18 mesi per risolvere la crisi. Il presidente, secondo le dichiarazioni dell’esercito, sarebbe morto in combattimento mentre guidava le truppe nel nord del paese contro i ribelli.