Usa Russia Guerra Fredda? La parola a Condoleezza Rice

L’ex-segretario di stato Usa spiega la sua visione delle relazioni est-ovest. In America Latina definisce il Venezuela un disastro


In un’intervista sul Time, l’ex-segretario di stato Usa Condoleezza Rice prevede un sistema internazionale ancora più caotico. “Viviamo in un’era volatile, dove dobbiamo imparare a aspettarci cose inaspettate”, ha spiegato a Philippe Elliott giornalista del Time che l’ha intervistata.

Dall’Urss alla Russia

L’Unione Sovietica al tempo dell’ex-presidente George Bush era una forza in declino vicina al collasso. Parte da qui il ragionamento della Rice, che prende il concetto dal suo libro Higher Honor. E l’Urss effettivamente collassò, trascinando con sé le sue istituzioni e il suo sistema di potere.
Il crollo dell’Unione Sovietica -spiega- aveva creato la speranza nell’establishement Usa che dalle ceneri dell’Urss sarebbe nata una Russia più democratica e più vicina all’Occidente. E per un breve periodo fu così. Poi arrivò Vladimir Putin che promise ai russi di riportare più ordine, di dargli più rispetto e più sicurezza. E il prezzo di questo è stato un aumento dell’autoritarismo nel tempo.

Trump-Putin: ritorna la Guerra Fredda?

Condoleezza Rice va controcorrente rispetto al luogo comune di un ritorno della Guerra Fredda.  Lo ripetono molti osservatori e analisti internazionali. In particolare, attorno a alcune riviste americane vicine ai democratici come The Nation.
Per la Rice non è così. La Guerra Fredda aveva caratteristiche molto precise. Era una sfida tra due sistemi che avevano una visione diversa di come la storia dell’umanità andava spiegata e interpretata. E da qui un modello di sviluppo e di economia che li separava.
Quella di adesso invece è un’altra cosa, dice l’ex-segretario di stato. Ci sono politiche di diverse grandi potenze, rivalità tra grandi potenze, conflittualità tra grandi potenze. In altre parole, si è passati dal bipolarismo al policentrismo. Non c’è dubbio – conclude la Rice- che molto della tensione attuale tra est e ovest viene dal fatto che Putin sta cercando di ricostruire l’influenza russa.

A quale area del mondo dovremo prestare più attenzione?

Se c’è un posto del mondo che dobbiamo guardare molto da vicino è l’America Latina. Il sub-continente americano sta andando molto bene ed è in ripresa sotto il profilo economico e del sistema democratico. Unica eccezione è il Venezuela, che è un disastro. Soprattutto è -spiega la Rice- un disastro umanitario. Quella venezuelana è una storia triste perché era un Paese con un buon reddito pro-capite e che ora non riesce più a dare da mangiare al suo popolo. Il regime del presidente Maduro ha distrutto quel Paese.

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