Come Trump unisce Merkel e Putin

A Berlino la bilaterale tra Germania e Russia. La politica internazionale della Casa Bianca avvicina i due Paesi europei.


Un summit con al centro gli aspetti più controversi delle relazioni tra Germania e Russia. Nell’agenda di Angela Merkel e Vladimir Putin, che si sono incontrati a Berlino il 18 agosto, c’erano iscritti temi come il gasdotto Nord Stream 2, Ucraina, Siria, dazi commerciali americani.
Tutte questioni che hanno richiesto un lungo confronto tra i due capi di Stato che fedeli alla tradizionale realpolitik mitteleuropea hanno mostrato timidi segnali di una rinnovata collaborazione. A spingere la Germania verso la Russia è la politica del presidente Usa Donald Trump, aggressivo verso la cancelliera tedesca nel recente vertice dei Paesi Nato a Bruxelles quando ha attaccato a testa bassa la politica energetica tedesca.
E il clima tra i due leader politici a Berlino sembra confermare una maggiore cooperazione tra i due Paesi. Nonostante le dichiarazioni iniziali. La Merkel aveva detto di non aspettarsi molto dall’incontro con Putin. Quest’ultimo però è una vecchia volpe e sa cogliere al volo le occasioni quando arrivano. Il summit con la cancelliera tedesca serviva al presidente russo per la sua strategia di accerchiamento e isolamento dell’America di Trump. Più alleati americani si avvicinano a Mosca, più la sicurezza della Russia aumenta così come il suo ruolo sul piano internazionale. Un avvicinamento della Germania significa indebolimento della Nato e dell’Unione Europea. Putin sta anche lavorando sul governo austriaco. Ha partecipato al matrimonio del Ministro degli Esteri, esponente del partito di estrema destra austriaco che governa il Paese.
Eco i punti discussi da Merkel e Putin durante il summit di Berlino.
Gasdotto Nord Stream 2
Il metanodotto è uno dei nodi cruciali delle relazioni energetiche tra Mosca e Berlino. La pipeline porterà milioni di metri cubi di gas dalla Russia alla Germania passando per il Mar Baltico. Il progetto non piace a Trump. Su questo ha attaccato frontalmente la Merkel, accusando la Germania di fare affari con la Russia e quindi di essere un partner Nato poco affidabile dal momento che dipende energeticamente dal Cremlino. Gli Stati Uniti puntano a sostituire al gas russo quello americano. Ma il Nord Stream nasconde anche un altro problema, tutto europeo. Il gasdotto si sgancia dall’Ucraina perché passa dal Baltico. In questo modo Kiev non avrà più la possibilità di chiedere i diritti di transito perdendo milioni di dollari di proventi. Il transito del gas è anche la migliore garanzia per l’Ucraina affinché Mosca non chiuda i rubinetti. Finché la Russia ha bisogno del territorio ucraino per far passare il gas destinato all’Europa deve dare la fornitura anche all’Ucraina. Quando entrerà in funzione Nord Stream, allora la Russia potrà cambiare strategia e minacciare l’Ucraina di chiudere i rubinetti.
Ucraina
Merkel e Putin sembrano ancora molto lontani su questo aspetto. Nella guerra del Donbass gli ucraini accusano la Russia di sostenere militarmente i separatisti filo-russi. Germania e Francia sono parte del Quartetto di Normandia insieme a Francia e Ucraina. I quattro hanno il compito di trovare una soluzione al conflitto. Una delle proposte in corso è di chiedere una missione di pace Onu. Ma anche su questo c’è divisione tra Mosca e Kiev. I russi vorrebbero avere i caschi blu dell’Onu solo al fronte e non in tutto il Donbass. Kiev chiede di congelare tutto il Donbass insediando i caschi blu in tutta la regione. Mosca in sostanza vuole tenersi libera il confine con l’Ucraina per far transitare indisturbata uomini e armi. Una possibilità che invece Kiev vuole scongiurare.
Siria
La Germania vuole schiacciare l’acceleratore del percorso di pace in Siria. La Russia sta avviando una trattativa con la Turchia e una con Israele. La Merkel propone un vertice a quattro il 7 settembre prossimo con Germania, Russia, Turchia e Francia. La cancelliera intende lanciare la proposta di ottenere il rimpatrio in Siria delle migliaia di profughi siriani in fuga dalla guerra e dallo Stato Islamico. Una scelta che ha messo in difficoltà la cancelliera soprattutto dentro il suo stesso partito.
Dazi Commerciali
Entrambi i Paesi sono preoccupati per la politica americana di alzare i dazi su moltissimi prodotti europei. Mosca è anche colpita dalla sanzioni imposte da Washington. Putin è quindi sotto il fuoco incrociato dei dazi e delle sanzioni. Un motivo in più per cercare la cooperazione tedesca e europea.

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