Cinque cose che sappiamo sul vertice del Quad di Tokyo

I leader di Usa, Australia, Giappone e India si sono confrontati nel vertice del Quad, il dialogo per la sicurezza quadrilaterale dell’Indo-Pacifico.

Si è svolto a Tokyo il vertice del Quad, il dialogo per la sicurezza quadrilaterale dell’Indo-Pacifico tra Stati Uniti, Australia, Giappone e India. E’ il quarto summit tra i leader della regione indo-pacifica. A Tokyo ha fatto il suo primo ingresso ufficiale il premier australiano Anthony Albanese, che si è insediato ufficialmente il 23 maggio. In sintesi ecco cinque cose che sono successe al vertice del Quad di Tokyo.
1. I leader hanno spiegato come il Quad sia nato nel 2004 quale partnership regionale per affrontare le conseguenze dello Tsunami nell’Oceano Indiano. In particolare, hanno ribadito che questo partenariato era volto a far prevalere una visione comune per la regione dell’Indo-Pacifico. E tale deve rimanere.
2. Consenso unanime del condannare qualunque mutamento dell’ordine internazionale mediante l’uso della forza. Il riferimento è all’aggressione russa all’Ucraina. Su questo il presidente indiano Neherenda Modi non ha espresso alcuna posizione. L’India dall’inizio del conflitto ha sempre tenuto una posizione di riserbo sulla guerra. La scelta “equidistante” di Nuova Delhi è dovuta alla cautela indiana di mantenere le relazioni con Stati Uniti e Cina e non rompere il rapporto. C’è anche un velato riferimento alla questione di Taiwan, che è al centro di una forte tensione tra Washington e Pechino. Tensione innescata dalla dichiarazione di Joe Biden di essere pronto a intervenire militarmente in caso di aggressione cinese.
3. Costituzione del partenariato marittimo dell’indo-pacifico (Ipmda). I quattro Paesi saranno in grado di monitorare le loro acque territoriali e le zone economiche esclusive, ma anche di essere a conoscenza di cosa succede nelle aree marittime dei vicini.
4. Tutti e quattro i leader sono intenzionati a proseguire la cooperazione in materia di Covid-19. Avanti dunque con la distribuzione collettiva dei vaccini. Finora sono 257 milioni le dosi di vaccino distribuite nella regione. Piena cooperazione anche nella lotta al cambiamento climatico.
5. Infine è stato firmato un memorandum di cooperazione nel settore delle nuove tecnologie e sicurezza informatica. In particolare si punta a diversificare i fornitori di 5G per contenere il ruolo di Pechino nella costruzione della rete 5G globale.

1 COMMENT

  1. Positivo l’impegno assunto dal Capo della Casa bianca per la difesa di Taiwan in caso di attacco cino-popolare: Taiwan fa parte da decenni della tradizionale sfera di sicurezza statunitense del Pacifico ed è giusto ed opportuno che sia adeguatamente difesa. Equa soluzione della controversia sull’isola è che, rimanendo inteso che viene riconosciuto come unico stato cinese la Repubblica popolare (continentale), a quella sia riconosciuta (da Pechino e dalla Comunità internazionale) la piena indipendenza come Repubblica di Taiwan. Osservo altresì che il caso è del tutto diverso da quello dell’Ucraina, stato di area eurasiatica, non facente parte della sfera di sicurezza atlantica, sul quale è invece opportuno che gli Stati Uniti alleggeriscano la tensione onde favorire una soluzione negoziata (appropriata una mediazione dell’India neutrale) ed evitare un impegno troppo oneroso (anche per gli europei) oltre quello, per loro giustamente primario, nel settore indo-pacifico (Kissinger).
    26/20222
    Nearco 7

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