Trionfo degli ultraconservatori e della coalizione di centro destra nelle elezioni per scegliere i membri del Consiglio Costituzionale.
In Cile si è votato per eleggere i 50 membri del Consiglio Costituzionale, un’assemblea costituente che dovrà riformare la Costituzione fatta dal generale Augusto Pinochet ai tempi oscuri della dittatura militare. Le urne hanno mostrato il trionfo del Partito Repubblicano del Cile. E’ uno schieramento ultra-conservatore guidato da José Antonio Kast, già candidato alla presidenza. Il partito di Kast, ammiratore della dittatura di Pinochet, ha ottenuto il 35,4% delle preferenze. La coalizione di centro destra Chile Seguro ottiene il 21,1%. Con questi risultati, l’organo incaricato di redigere una nuova Costituzione in sostituzione di quella vigente che risale proprio alla dittatura militare, avrà almeno 33 seggi in mano alla destra, 22 dei quali del partito di Kast. Esce indebolito il governo progressista del presidente Gabriel Boric, che temeva proprio un simile scenario. Il suo partito ottiene solo il 28,4% dei voti, equivalenti a 17 seggi. Un numero che non gli consente di avere la forza per bloccare le proposte di testi costituzionale. Quasi scomparso il centro sinistra di ‘Todo por Chile’, della ex-presidente Michelle Bachelet, che ottiene l’8,9% delle preferenze e non ottiene nessun seggio nel Consiglio Costituzionale.
Cosa succede in Cile tra nuova Costituzione e nostalgia
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