Caos in Ucraina

Precipita la situazione e traballa la stabilità a est. Con il caos in Ucraina, l’Europa rischia molto.

“La Russia ha cominciato l’invasione dell’Ucraina”. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parla chiaro e annuncia pesanti sanzioni. Gli Usa si uniscono alla scelta degli alleati europei, che hanno imposto rigorose restrizioni alla Russia dopo l’invio di truppe nelle due regioni separatiste filo-russe dell’Ucraina orientale, Donetsk e Lugansk, e il riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste.

Cos’è il riconoscimento internazionale di uno Stato

Nel mirino degli Stati Uniti ci sono due importanti istituzioni finanziarie russe e l’oligarchia famigliare che controlla il potere economico. L’Unione Europea ha trovato un’intesa su “massicce sanzioni”, pur escludendo al momento quelle dirette al presidente russo in persona. Il Regno Unito ha sanzionato cinque banche russe e tre persone con un patrimonio elevato. Va controcorrente solo l’ex-presidente Usa Donald Trump, che nel corso di un programma radiofonico ha definito geniale la mossa della Russia di mandare i militari in Ucraina.

Secondo Biden l’invio di militari in Ucraina orientale è una palese violazione del diritto internazionale perché colpisce l’integrità territoriale del Paese e il suo diritto di sovranità.

Il 21 febbraio 2022 Vladimir Putin ha firmato un decreto con il quale ordina l’invio di truppe nel Donbass per il “mantenimento della pace”. Il leader russo fa passare come una missione di peace-keeping l’operazione militare che ha invece tanto il sapore di un’invasione, come ha sottolineato il presidente americano.

Questo decreto precede quello firmato poco prima con il quale Putin ha riconosciuto l’indipendenza del Donetsk e Lugansk. La mossa consentirebbe a Mosca di giustificare interventi a difesa di queste repubbliche. Il ministero degli Esteri ha ordinato l’evacuazione del proprio personale diplomatico da Kiev perché “i funzionari sono stati sottoposti a minacce”.

L’Ucraina risponde richiamando i riservisti. Il presidente Volodimyr Zeensky ha detto che crede ancora in una soluzione diplomatica del conflitto.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha condannato l’azione del Cremlino nel corso di una seduta convocata d’urgenza nella notte. Alla condanna dell’Onu si sono aggiunti diversi Paesi tra cui l’Italia.

Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato il blocco del gasdotto Nord Stream 2. Scholz ha fatto sapere che viene sospeso il percorso di certificazione dell’infrastruttura, necessario per ricevere le autorizzazioni in Germania.

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1 COMMENT

  1. E’ accaduto quello che gli USA ed alcuni paesi europei da tempo speravano e volevano, comunque l’attuale situazione mette in risalto il fallimento dell’Europa, che invece di sederai ad un tavolo assieme ai contendenti e fare sue proposte per risolvere la crisi ha dimostrato ancora una volta di essere agli ordini degli USA ai quali non interessa niente dei popoli europei e per la verità neanche del suo, a meno che non faccia parte dell’Elite che governa da sempre quel Paese. L’Europa che ha subito due guerre mondiali con distruzione e milioni di morti, cosa mai avvenuta negli USA, dovrebbe diventare adulta ed avere una sua politica ma è chiaro che un’Europa così fa anche paura agli USA. Quando finirà tutto questo e quando i popoli eleggeranno i rappresentanti che difendono i loro interessi?. Fino ad allora becchiamoci le guerre.

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