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Botta e risposta a colpi di missili tra Israele e Hezbollah

La reazione di Hezbollah all’uccisione del vicepresidente dell’ufficio politico di Hamas non si è fatta attendere.

Le conseguenze “inevitabili” del discorso televisivo di Hassan Nasrallah, leader del gruppo estremista islamico Hezbollah, sono state immediate. Ieri sera il capo di Hezbollah aveva detto che la risposta all’uccisione del vicepresidente dell’ufficio politico di Hamas, Saleh al Arouri, è inevitabile. Al Arouri è stato ucciso il 2 gennaio scorso in un blitz attribuito agli israeliani. Così all’alba di questa mattina i miliziani di Hezbollah hanno lanciato oltre 60 razzi su una base militare israeliana situata nell’area del Monte Meron nel nord del Paese. Immediata la reazione delle forze armate di Israele che hanno sparato oltre 40 razzi su postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. I rischi sono quelli di un’escalation regionale del conflitto in corso tra Hamas e Israele. L’uccisione di al Arouri in Libano e l’attentato in Iran, rivendicato dall’Isis, che ha ucciso oltre 80 pellegrini in visita alla tomba del generale Qasem Solimani non aiutano a migliorare la situazione.

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