Serzh Sargsyan ha lasciato l’incarico. Fedele alleato di Putin è stato un alleato chiave per la Russia
L’opposizione ha accusato il premier dell’Armenia, Serzh Sargsyan, di aggrapparsi al potere. Sargyan è diventato capo del governo nell’ultimo mese dopo essere stato per 10 anni presidente della Repubblica.
Si è dimesso dopo giorni di proteste che hanno riempito di gente le piazze e le strade della capitale Erevan. Ora, le piazze si sono riempite di manifestanti in festa per le dimissioni. Tra loro anche molti militari, nonostante la minaccia di severe punizioni per chi si fosse unito alle proteste.
Dopo le dimissioni, l’incarico di premier provvisorio è stato affidato a Karen Karapetyan, ex primo ministro. Il Parlamento ora ha 7 giorni di tempo per scegliere un nuovo primo ministro.
L’annuncio delle dimissioni è arrivato poco dopo che il leader dell’opposizione, Nikol Pashinyan, è stato rilasciato dalla detenzione. Pashinyan era stato arrestato lo scorso 22 aprile per aver chiesto le dimissioni da primo ministro di Sargsyan nel corso di un dibattito televisivo.
E’ stata proprio la nomina a primo ministro di Sargsyan che ha scatenato le proteste dei cittadini. La scelta del parlamento armeno di eleggerlo primo ministro subito dopo la fine del mandato di presidente ha fatto scendere in piazza migliaia di manifestanti.
Armenia e Russia
Sargsyan è un fedele alleato del presidente russo Vladimir Putin. I tumulti dei giorni scorsi sono stati pacifici. Ma hanno destabilizzato l’Armenia, un Paese alleato chiave per la Russia in una regione volatile tormentata da un conflitto decennale con l’Azerbaijan.
Indipendente dalla Russia fin dal 1991, l’Armenia è in conflitto con l’Azerbaijan per la regione del Nagorno-Karabach.
Le critiche al premier dimissionario sono state anche quelle di avere portato il Paese su posizioni politiche troppo vicine alla Russia, sacrificando buoni legami con l’Occidente e una prosperità in crescita. Non è mai stato chiaro se la strategia di Sargsyan fosse quella di portare a un mutamento della politica estera.
Mosca ha due basi militari in Armenia e ha seguito da vicino l’evoluzione degli eventi.
Dalla scelta del Parlamento si capirà la politica estera armena