Il presidente argentino annuncia misure economiche dopo la sconfitta con il rivale. Macri presenta il suo piano per rilanciare l’economia. E taglia l’Iva sui beni primari.
La sconfitta elettorale alle primarie della scorsa settimana ha convinto il presidente argentino Mauricio Macri che è il momento di intervenire contro lo stallo economico del Paese. Così ha presentato una serie di misure a sostegno della ripresa economica. Il piano di Macri per rilanciare l’economia prevede: sgravi fiscali per meno abbienti e piccole imprese; salari minimi orari più alti; aumento dei servizi all’infanzia; congelamento del prezzo dei carburanti per 90 giorni. Un programma che ha molto il sapore elettorale dopo la sostanziosa sconfitta che il partito del presidente ha subito dal rivale peronista Alberto Fernandez. La prova del fuoco sarà a ottobre quando gli argentini saranno chiamati a scegliere il prossimo presidente dello Stato. Goldman Sachs dà già per vincitore il candidato peronista. Macri prova a darsi l’etichetta di liberale e a scrollarsi di dosso il marchio di conservatore liberista vicino ai teocon made in Usa. Così, rassicura gli elettori con un programma economico che costerà 720 milioni di dollari (circa 40 miliardi di dollari peso). Le misure previste non necessitano dell’avallo del Fondo Monetario Internazionale. Intanto, Macri ha annunciato come primo provvedimento il taglio dell’Iva sui beni primari al fine di stimolare l’economia e aiutare i meno abbienti. Per ora l’effetto è stato uno: il peso perde valore e si deprezza. Per comprare un dollaro ci vogliono 58 peso.