Alta tensione tra Kosovo e Serbia

Cosa succede in Kosovo. Cos’è la missione Kfor a guida Nato. Il ruolo diplomatico importante dell’Italia e l’accusa del presidente serbo Vucic verso i kosovari.

L’alta tensione nel nord del Kosovo tra serbi e albanesi non risparmia neppure i militari del contingente internazionale Kosovo Force (Kfor), missione a guida Nato. Almeno 34 soldati, 14 italiani, sono stati feriti durante le manifestazioni dei serbi a Zvecan. A scatenare le proteste violente (anche con lanci di bombe molotov) in quattro comuni a maggioranza serba è stata l’elezione di sindaci della comunità albanese, minoranza in queste zone del Kosovo. Nel momento del loro insediamento, i serbi hanno tentato di impedire l’accesso agli edifici comunali ai neoeletti.


Cos’è la missione Kfor Nato

Il contingente multinazionale Kosovo Force (Kfor) è una missione militare che ha l’obiettivo di garantire la sicurezza e la libertà di movimento a tutte le comunità del Kosovo. Il suo mandato deriva dalla Risoluzione 1244 del 1999 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La Kfor è entrata in Kosovo il 12 giugno 1999. Attualmente ne fanno parte 27 Stati. Il Kosovo ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008.


Il ruolo diplomatico dell’Italia

L’Italia ha svolto e svolge un ruolo diplomatico centrale nella tensione tra Serbia e Kosovo.  Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha avuto colloqui telefonici sia con il presidente serbo Alexander Vucic e al premier kosovaro Albin Kurti. Il capo della diplomazia italiana ha chiesto a entrambi di intervenire per far cessare immeditatamente le violenze. Tajani ha ricordato che i due paesi devono attuare gli accordi che hanno sottoscritto con la mediazione dell’Unione Europea. Il rappresentante del governo italiano ha confermato a entrambi che Roma vuole impegnarsi sempre di più nei Balcani occidentali e essere ponte tra loro e l’Unione Europea. L’Italia è anche parte del cosiddetto “quintetto”, una task force diplomatica composta da Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, oltre a Roma.


L’accusa della Serbia

Il presidente serbo Vucic non sembra ben disposto a accogliere l’appello del Ministro Tajani e del governo italiano. Vucic sostiene che la Kfor non abbia protetto la comunità serba che stava manifestando. Per il capo di Stato di Belgrado, sono stati gli agenti del Kosovo a provocare e sparare sui manifestanti serbi. Vucic punta il dito contro Kurti, accusato di volere provocare conflitti e spargimenti di sangue in Kosovo. Nel 2018, il leader della comunità serba in Kosovo Ivanovic fu ucciso da un killer mentre entrava nel suo ufficio. Il suo assassinio rischiò di mandare a gambe all’aria il negoziato tra Pristina e Belgrado.


 

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