Aumenta il rischio di un conflitto militare dopo il lancio di un missile verso Riad.
L’Arabia Saudita accusa l’Iran di avere compiuto un atto di aggressione militare fornendo ai ribelli Houthi in Yemen il missile lanciato verso Riad lo scorso 4 novembre. L’accusa saudita fa alzare ulteriormente la tensione e il rischio di un conflitto militare tra Riad e Teheran, le due capitali più potenti del Golfo e che si contendono l’egemonia nell’area.
L’atto di accusa getta benzina sul fuoco alla tensione già esistente tra i due Stati che si fronteggiano indirettamente per procura in Yemen e Siria, in Iraq e Libano.
Una dichiarazione del governo saudita, scrive il New York Times, invoca il diritto all’autodifesa secondo quanto previsto dal diritto internazionale e definisce quello dell’Iran un vero e proprio “atto di guerra”. Per Riad il missile lanciato in direzione di Riad dai ribelli yemeniti Houthi, sciiti filo-iraniani- è stato costruito in Iran. Gli esperti sauditi di tecnologia militare hanno analizzato i resti del missile e confermato la fabbricazione iraniana.
L’Iran si difende dicendo che le accusa saudite non hanno alcun fondamento. Il generale iraniano Mohammad Ali Jafari ha detto che quei missili sono costruiti dall’industria yemenita. Il Ministro degli Esteri iraniano ha rispedito al mittente le accuse di aggressione e destabilizzazione della regione.