
Stati Uniti e Russia trovano l’accordo per un cessate il fuoco in tutta la Siria. L’annuncio è avvenuto nella notte a Ginevra nel corso di una conferenza stampa presieduta dal Segretario di Stato Usa, John Kerry, e il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. Il cessate il fuoco scatta la sera del 12 settembre e durerà per ora 10 giorni. Non è esclusa una sua estensione. Lo scopo della tregua è di rilanciare la trattativa diplomatica a Ginevra tra rappresentanti del presidente Bachar al-Assad e dei gruppi dell’opposizione siriana. Trattativa congelata dopo che l’esercito di Assad ha continuato a attaccare i ribelli e a assediare le città sotto il loro controllo nonostante i colloqui diplomatici in corso. Il presidente Assad ha fatto sapere da Damasco di essere d’accordo con il cessate il fuoco. E anche l’Iran ha dato il proprio via libera all’accordo.
Il cessate il fuoco non è rivolto ai gruppi jihadisti operativi in Siria – Isis e filo-Qaedisti- e prevede la continuazione di operazioni militari congiunte contro di di essi. Una posizione, quest’ultima, sostenuta dalla Turchia e dall’Unione Europea.
Se la tregua dovesse reggere ci saranno le condizioni per un’azione congiunta delle forze aeree russe e americane contro i miliziani dello Stato Islamico e di Jabhat Fateh al-Sham (l’ex Fronte al-Nusra filo al-Qaida dopo la decisione di cambiare nome qualche mese fa). Inoltre, i civili e i ribelli legati ai gruppi di opposizione non subiranno più gli attacchi delle forze di Damasco come negli ultimi mesi dal momento che il presidente siriano al-Assad ha dato il via libera all’accordo. Infine proprio il presidente siriano Assad sarà più forte dopo la tregua perché viene messo sullo stesso piano di Usa e Russia e potrà vantare pretese maggiori in sede di trattative diplomatiche a Ginevra. Rimane un punto centrale: ancora poco si discute di futuro della Siria. Il cessate il fuoco serve secondo i suoi ideatori a rilanciare i colloqui diplomatici e la transizione politica. L’impressione però è che siamo ancora molto lontani da proposte concrete in questo senso e che nessuno sappia bene cosa andare a dire e trattare a Ginevra. Proprio mentre arriva l’annuncio del cessate il fuoco, si apprende che a Idlib nel nord della Siria un raid aereo ha ucciso nel mercato almeno 40 persone ferendone molte di più. Secondo indiscrezioni sulla stampa internazionale sarebbe stata un’operazione russa.
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