Accordo tra Germania e Qatar per ridurre la dipendenza da gas russo

Germania e Qatar hanno firmato il 20 marzo a Doha un accordo per ridurre la dipendenza da gas russo. Il contratto, firmato dal ministro dell’economia di Berlino Robert Habeck, consente alla Germania e agli altri partner europei di avere la fornitura di gas naturale liquefatto dalla monarchia qatariota. Le forniture saranno a regime sul lungo periodo. Di conseguenza, la partnership riuscirà a frenare poco il flusso di denaro europeo nelle casse di Vladimir Putin, stimato in circa 233 milioni di euro solo per il petrolio.

In Germania è in corso un dibattito sull’opportunità o meno di approvare un embargo sull’energia russa. In particolare è il partito dei Verdi tedeschi, del quale Habeck è un membro, a spingere in questa direzione e a criticare la scelta governativa di non procedere con un embargo. Il ministro Habeck è quindi il primo a essere politicamente in difficoltà.

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Sebbene un sondaggio abbia mostrato che la maggioranza dei tedeschi sarebbe favorevole a sostenere costi energetici più alti pur di far pressione sui russi, il governo di Berlino teme le conseguenze occupazionali legate a un blocco dell’importazione energetica. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha accusato davanti al parlamento tedesco che la Germania ha solo tre priorità: economia, economia, economia.

Prima della visita del ministro tedesco, è arrivato nel Golfo il premier britannico Boris Johnson. Il titolare di Downing Street ha provato a convincere i due alleati storici di Londra nella regione del Golfo, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, a aumentare la produzione di petrolio al fine di abbassare i costi di mercato. Il tentativo di Boris non ha dato alcun risultato. Si stima che il Qatar raddoppierà la sua produzione di gas naturale liquefatto entro il 2025. La Germania importa 56 milioni di metri cubi di gas dalla Russia. E’ il 55% del gas che i tedeschi importano dall’estero. Circa un terzo di quello importato dalla Russia nell’Unione Europea, che equivale a 168 milioni di metri cubi.

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