A Valletta i leader di 60 Paesi europei e africani trovano all’unanimità l’accordo sul piano d’azione per i migranti. Via libera al Trust Fund, un Fondo fiduciario d’emergenza dell’Unione Europea per la stabilità e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del fenomeno degli sfollati in Africa.

Accordo unanime su un piano d’azione per i migranti. E’ il risultato del vertice Ue-Africa che ha avuto luogo a Valletta. All’incontro nella capitale di Malta hanno partecipato i delegati di oltre 60 Paesi europei e africani.
Il nodo del summit era la cooperazione per favorire i rimpatri nei Paesi d’origine dei migranti irregolari.
A Malta, l’Unione Europea ha provato a mettere in campo una strategia comune per la gestione dei flussi migratori, superando il sistema dei dialoghi bilaterali con i singoli Paesi di provenienza o transito.
Così, l’Ue si è impegnata a finanziare l’Africa Trust Fund, un Fondo fiduciario d’emergenza per l’Africa, in cambio di maggiori aperture da parte dei Paesi africani.
Si tratta di un finanziamento da 1,8 miliardi di euro da investire in cooperazione e progetti per l’Africa. Il Fondo fiduciario è stato lanciato dalla Commissione Europea e già approvato dal Consiglio europeo.
Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Junker, ha detto però che il contributo dei 28 Paesi dell’Ue è ancora poco. La metà delle risorse dell’Africa Trust Fund è stata trovata nel bilancio comunitario. L’altra metà arriva da contributi degli Stati membri dell’UE e di altri donatori. Inoltre, 25 Stati membri dell’Unione europea e 2 donatori non dell’UE (Norvegia e Svizzera) hanno annunciato un contributo totale di circa 78,2 milioni di euro.
Grazie alla cooperazione allo sviluppo, che porta avanti da anni, l’Unione europea contribuisce considerevolmente alla lotta contro le cause profonde della povertà e dell’immigrazione. Oggi compiamo un altro passo avanti. Il Fondo fiduciario d’emergenza per l’Africa, istituito in tempi record, mostra una volta di più l’impegno dell’UE a rispondere rapidamente alle grandi sfide da affrontare nella regione. Il successo di questo impegno dipende anche dalla collaborazione con altri paesi europei e i nostri paesi partner in Africa nel lottare contro le cause profonde della migrazione irregolare e nel promuovere prospettive economiche e pari opportunità, sicurezza e sviluppo. Perché il Fondo fiduciario per l’Africa e la nostra risposta siano credibili, auspico che più Stati membri vi contribuiscano, e che si raggiungano gli 1,8 miliardi di euro proposti dall’UE.”
Jean-Claude Junker
Il Fondo fiduciario andrà a beneficio della regione del Sahel e dell’area del lago Ciad, del Corno d’Africa e dell’Africa del nord – aree che, insieme, comprendono le principali rotte migratorie africane verso l’Europa. I paesi vicini in queste regioni possono anch’essi beneficiare dei progetti del Fondo fiduciario per far fronte ai flussi migratori regionali e alle sfide transfrontaliere collegate.
Il Consiglio d’amministrazione del Fondo fiduciario è presieduto dalla Commissione europea ed è composto dai rappresentanti degli Stati membri e degli altri donatori. Sono stati invitati a partecipare anche i paesi partner e le organizzazioni regionali.